Norcia (Nursia in Latino) è stata danneggiata dai terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre 2016: quest'ultimo ha fatto crollare gran parte della chiesa di San Salvatore. Il 30 ottobre 2016 una scossa ha provocato il crollo della Basilica di San Benedetto e del suo campanile settecentesco. Sono inoltre crollate la Concattedrale di Santa Maria Argentea, le chiese di Santa Rita e San Francesco, il Santuario della Madonna Addolorata con il suo campanile, la chiesa di Sant'Agostino e porzioni delle mura e dei torrioni medievali, e ha danneggiato il Palazzo Comunale e la Castellina.
Il patrimonio artistico della cittadina nursina, seppur ancora cospicuo ed interessante, risente tuttavia degli eventi sismici, spesso catastrofici, che nel corso dei secoli hanno inferto ferite gravissime, distruggendo monumenti importanti e tracce di un passato remoto che risale all'epoca pre-romana. Sono del resto caratteristici, in gran parte del centro storico, gli edifici bassi e con i muri perimetrali a scarpa, testimonianza delle normative che furono adottate nella legislazione pontificia "ad hoc" dopo il sisma del 1859, ove si raccomandavano costruzioni a baracca. Il fulcro artistico-monumentale della città ruota certamente intorno alla sua piazza centrale dove, con una organizzazione di sapore rinascimentale si concentrano gli edifici simbolo della identità nursina: la Basilica di San Benedetto, il Portico dell Misure, la Castellina, la Cattedrale di Santa Maria Argentea e il Tempietto.
Norcia oggi è un borgo a forte vocazione turistica per la quale l'emorragia demografica sembra essersi arrestata. Il territorio assiste ad una crescita della popolazione e ad un rinascere anche delle piccole frazioni, un tempo quasi abbandonate. Le attività tradizionali, legate alla lavorazione della carne di maiale e della raccolta del tartufo nero, unite alla bellezza paesaggistica del comprensorio montano, ne fanno una meta discretamente ambita da parte di clientela anche internazionale che, soprattutto in estate, affolla i numerosi alberghi e centri di ospitalità.
I prodotti di carne suina tipici di Norcia trovano la loro peculiarità nelle tecniche di produzione, assolutamente tradizionali. Uno fra i prodotti più celebri è il Prosciutto di Norcia, premiato con il riconoscimento del marchio IGP già nel 1998. Dalla nota produzione alimentare della città, inoltre, deriva il termine norcineria usato nell'Italia centrale per indicare la salumeria.
Borgo di Norcia
Comune di Norcia
Provincia di Perugia
Regione Umbria
Abitanti: 4.981 norcini
Altitudine centro: 604 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Città dei sapori
Città del tartufo
Città dell'infiorata
Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano
Aree naturali protette:
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Il Comune
Via Alberto Novelli 1 - Tel. +39 0743 828711
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Tracce di insediamenti umani nel territorio di Norcia risalgono al Neolitico, mentre è testimoniata con certezza una presenza umana continuativa a partire dall'VIII secolo a.C. La fondazione della città risale probabilmente al V secolo, per opera dei Sabini, che a Norcia, nella zona oggi identificata con il toponimo di Capo la terra, collocano l'avamposto più settentrionale del territorio da essi controllato. Probabilmente il nome Norcia deve essere posto in relazione con il nome etrusco Northia della dea Fortuna romana. La città è conquistata dai Romani all'inizio del III secolo a.C., ottiene la cittadinanza romana nel 268 a.C., venendo aggregata alla tribù Quirina, ed è alleata di Roma nella guerra contro Cartagine. Diviene nel II secolo a.C. prima Prefettura e quindi Municipio nella IV Regione Sabina. Nella guerra civile che vede Ottaviano contrapposto a Marco Antonio Norcia si allea con quest'ultimo e ne condivide la sorte all'indomani della sconfitta patita ad opera del futuro primo imperatore. Con l'ascesa al potere dell'imperatore di origini sabine Vespasiano, nella seconda metà del I secolo d.C., Norcia, diviene la romana Nursia Valeria. La sua fama in questo periodo è legata ai prodotti della campagna, alla rigidità del clima (che le valse l'epiteto virgiliano di frigida), e a quella dei suoi figli più illustri (Nursina duritia), con il generale repubblicano Sertorio in prima fila e la madre dell'imperatore Vespasiano, Vespasia Polla. Con la decadenza dell'Impero Romano d'Occidente e le invasioni che ne conseguono ad opera delle popolazioni barbariche, Norcia viene a più riprese saccheggiata e devastata prima dai Goti e quindi dai Longobardi che nel 572 la sottomettono e l'assoggettano poi al Ducato Longobardo di Spoleto. Proprio in questo periodo, alla fine del V secolo, Norcia vede la nascita del suo cittadino più illustre, San Benedetto fondatore del monachesimo occidentale. Nonostante la sua collocazione in una regione montuosa e non facilmente accessibile la cittadina umbra subisce ripetuti attacchi da parte di pirati Saraceni all'inizio del IX secolo.
Durante l'Alto Medioevo Norcia attraversa un periodo di profonda depressione e decadenza economica che la vedono quasi soccombere sotto il peso di un elevatissimo tasso di emigrazione e di un alto indice di mortalità, tanto che nell'890 la città viene abbandonata dalla popolazione. All'inizio del IX secolo un colonia di Franchi si stabilisce nella pianura nursina, a quel tempo pressoché completamente spopolata. L'agricoltura autarchica di sopravvivenza caratteristica di questo periodo storico determina lo sviluppo dell'allevamento del maiale la cui carne, lavorata e rivenduta ai centri urbani vicini, diviene un importante mezzo di sostentamento e di scambio per i contadini della zona, altrimenti privi di altre risorse fondamentali. Nel corso di tutto il Medioevo Norcia è città guelfa subordinata al dominio papale ma riesce comunque a costituirsi in libero comune all'inizio del XII secolo e a vivere un periodo di relativa floridezza economica. All'inizio del 1300, Norcia consolida la sua influenza economica e il suo prestigio politico che la vedono, insieme con Visso, ricoprire il ruolo di principale centro urbano nella regione montuosa che la circonda. Nel 1354 è definitivamente assoggettata alla Chiesa, ma già nel 1324 a causa di un catastrofico terremoto che distrugge la maggior parte degli edifici pubblici e privati provocando numerose vittime, Norcia subisce un colpo di grazia definitivo alle sue ambizioni territoriali.
Nel tardo Rinascimento, i pontefici assegnano a Norcia la sede di una prefettura pontificia con giurisdizione su gran parte dei territori montuosi circostanti, posti da una parte e dall'altra del versante appenninico, consolidano a scopo difensivo la cinta muraria che a tutt'oggi cinge, pressoché intatta, l'antico centro abitato ed erigono, su disegno del Vignola, la fortezza detta "della Castellina" che con il suo stile sobrio ma elegante, domina la piazza centrale della città dedicata a san Benedetto. Nel corso del XVII secolo Norcia, fortemente vincolata a Roma da una forte dipendenza politica ed amministrativa, vive un interessante periodo di vivacità artistica e culturale, come riflesso allo splendore barocco che le corti papali inaugurarono sulle rive del Tevere in quel periodo infatti si intensificano gli scambi culturali con altre città della penisola e alcuni artisti di fama giungono a Norcia per dipingervi alcune opere. Sorge un'accademia letteraria, vengono aperte delle scuole e fondato un teatro e la città si popola di chiese, conventi e monasteri.
Nel corso del XVIII secolo la città è nuovamente sconvolta da una serie di terremoti catastrofici che ne sconvolgono l'assetto urbanistico. La ricostruzione che si rende necessaria cancella in gran parte la personalità medioevale della cittadina umbra e imposta la struttura tipicamente ottocentesca che è oggi visibile in gran parte del centro storico. Nel 1860, all'indomani dei plebisciti di annessione, Norcia si unisce al nuovo Regno d'Italia ma con l'avvento del XX secolo la città vive uno dei momenti economici più difficili. L'agricoltura tradizionale non riesce a sostenere la concorrenza delle agricolture intensive già preindustriali e le campagne vivono nuovamente un periodo di forte emigrazione in diverse direzioni.