È un caso non frequente di chiesa pensile che si sovrappone ad un’antica via coperta di cui sono ancora visibili i due accesi: il primo, sotto l’attuale facciata della e in parte ostruito dalla moderna scala d’ingresso; il secondo, sul lato opposto, e ad una quota inferiore, era l’accesso del castello dal borgo, oggi non più praticabile.
L’accesso al Castello di Cammoro è evidenziato da un portale in pietra di carattere trecentesco con stemma sul cuneo di chiave raffigurante un giglio. La torre campanaria è una ricostruzione del 1612-13, realizzata probabilmente con il reimpiego di materiali di demolizione di una torre precedente. La facciata ha subito nel tempo numerosi interventi che ne hanno alterato l’originario aspetto trecentesco.
Interno a navata unica, conserva soltanto due dei quattro altari in legno intagliato, dorato e policromato che vi si trovavano a circa mezzo secolo fa, allorché fu demolito anche l’antico altare maggiore. Nella base del campanile è presente un battistero in pietra a tempietto esagonale del sec. XVI ( secolo in cui la chiesa divenne parrocchia ). Si conserva anche un tabernacolo ligneo a parallelepipedo con colonnine angolari caelate con tre porte dipinte (La Pietà e due Angeli), probabile opera come tante altre di Camillo Angelucci da Mevale (ca. 1570). Nel vano superiore sono ancora conservati gli ingranaggi dell’orologio a pesi.