In Basilicata, quest’anno, non si parla altro che di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Ma la Lucania non è rappresentata soltanto dalla (splendida) Città dei Sassi. Tra i borghi meno rinomati, ma non per questo meno affascinanti, vi segnaliamo Acerenza. Arroccato in cima a un colle della provincia di Potenza, Acerenza sta catturando l’attenzione di molti studiosi e appassionati di leggende. Qui, infatti, sarebbe nascosto il Sacro Graal.
Da queste parti, infatti, si dice che il celebre calice biblico, smarritosi nei secoli bui e diventato un mistero di proporzioni universali, si troverebbe dietro a una finestra murata della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo. In effetti, il borgo di Acerenza viene descritto dagli storici come luogo di passaggio per i crociati, che facevano sosta nel cuore della Basilicata dopo il loro lungo viaggio in Terrasanta. C’è chi sostiene che sia stato Ugo dei Pagani, fondatore dell’Ordine dei Templari, a mettere al sicuro il sacro calice: essendo nato a pochi chilometri di distanza da Acerenza, aveva molta confidenza con il posto e non ebbe difficoltà a individuare un luogo segreto che sarebbe rimasto ignoto ai posteri.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo
Ma le leggende non finiscono qui: la cattedrale di Acerenza custodirebbe un altro arcano, ovvero i resti della salma della figlia del Conte Vlad III di Valacchia "l'impalatore", meglio conosciuto come Dracula. Alcuni simboli della chiesa, tipici dell’arte architettonica rumena, sarebbero infatti riconducibili alla stirpe del terribile conte. Insomma, se Matera è la capitale della Cultura, Acerenza è la capitale dei misteri.