La Grotta del Noglio è un affascinante sito archeologico situato lungo la costa ad Est di Marina di Camerota, vicino all’insenatura di Porto Infreschi nel Cilento. La particolare posizione e le tracce della presenza umana conservate al suo interno rendono questo luogo uno scrigno di misteri e leggende ancora da svelare.
La Grotta del Noglio si apre in una parete verticale affacciata direttamente sul mare, a circa tre metri d’altezza. Oggi, l’unico ingresso non è raggiungibile dalla terraferma, rendendo l’accesso alla grotta un’avventura affascinante e un po’ misteriosa.
La caratteristica forma dell’apertura della Grotta del Noglio ha dato origine, negli anni, a diverse leggende sulla sua origine. La particolare posizione e l’atmosfera surreale che la grotta evoca hanno alimentato l’immaginario collettivo, rendendo questo luogo un simbolo di mistero e fascino.
La piattaforma stratigrafica e gli indizi archeologici
Sono stati rinvenuti alcuni elementi di notevole importanza archeologica all’interno della Grotta del Noglio, che testimoniano la presenza umana in diverse epoche della preistoria. Le tracce si sono conservate su una piattaforma situata a 17 metri di altezza, non raggiunta dall’erosione marina che ha cancellato la serie stratigrafica preistorica.
Il Mesolitico e i gusci di molluschi
Tra i reperti emersi dalla Grotta del Noglio, è stata individuata la presenza di un livello del Mesolitico risalente a circa 9.000 anni fa, caratterizzato da numerosi gusci di molluschi. Questi ritrovamenti dimostrano come gli antichi abitatori della grotta si procurassero risorse dal mare e ne facessero uso nella loro vita quotidiana.
L’Età del Bronzo e i livelli stratigrafici
Superiormente al livello mesolitico, sono stati individuati alcuni livelli della media Età del Bronzo (1700-1400 a.C.), che testimoniano l’evoluzione della presenza umana nella Grotta del Noglio e le diverse fasi di frequentazione del sito nel corso dei millenni.