“U Pitirri” è il piatto tipico del borgo di Sutera. Una ricetta di 2000 anni, diffusa soprattutto nelle aree solfifere siciliane. Una minestra in via di estinzione, che in questi giorni ci può aiutare per scaldarci, fatta di semola di grano duro e mescolata ad erbe selvatiche, che con la semplicità degli ingredienti ne ha fatto un piatto facile da realizzare.

Ingredienti per 4 persone

Per la pasta
1 kg di farina di grano duro
6-8 uova
sale q.b.

Per il minestrone
borragine
sedano
finocchietto selvatico
sedano
cavolo
cipolla
cavolfiore
piselli
cardi
scarola
carota
cardella
biete
erbette
pomodori
porri

Procedimento

Iniziamo con impastare la farina insieme alle uova che aggiungeremo una alla volta, così da formare dei grossi grumi. Man mano che la farina viene “frisculiata” con le uova, passiamola in un setaccio a maglia larga, dove si otterranno dei granelli di pasta più piccoli. Ripassiamoli attraverso un setaccio più stretto, per eliminare la farina in eccesso e una volta filtrato il tutto, ecco il “pitirri” che lasciaremo asciugare su un telo.
Iniziamo ora con il tagliare le verdure in piccoli pezzi e cuociamole in acqua abbondante. Quando saranno cotte, aggiungiamoci gradualmente la pasta continuando a mescolare fino a cottura ultimata. Prima di servirlo condiamolo con un goccio d’olio extra vergine di oliva e serviamolo su “scanaturi”, tagliere o nel “fangotto”, piatto di terracotta.

N.B. Il pitirri non deve essere né troppo liquido né troppo denso.