Costruita nel X secolo, la chiesa ha pianta quadrata con pronao antistante ed è suddivisa in tre navate con volte a botte. In epoca barocca venne realizzata l’attuale facciata con l’orologio, la scalinata e l’atrio. Al tempo della Repubblica di Amalfi la chiesa era la cappella palatina dove venivano incoronati i duchi e dove si depositavano le loro ceneri.
Le testimonianze più antiche sono rappresentate da una pietra tombale del XIV secolo, raffigurante la nobil dama atranese Filippa Napolitano, ed una lastra marmorea del XII secolo raffigurante due pavoni. Il pavone, sacro a Giunone, era venerato da molti popoli orientali: simbolo di vanità e orgoglio, ben rappresentava le qualità preponderanti nei nobili di Amalfi. Le porte di bronzo, del 1087, sono suddivise in formelle di pregevole valore artistico, contenenti l’effigie di Cristo, della Madonna e di alcuni Santi. Attualmente sono custodite presso la chiesa di Santa Maria Maddalena.