Incastonato lungo la Riviera delle Palme, tra Finale e Pietra Ligure, Borgio Verezzi è diviso tra Borgio, situato sul mare, e Verezzi, sul colle.
Tra i principali luoghi degni di visita ricordiamo: la Chiesa parrocchiale di San Pietro presso Borgio, edificata sui resti dell'antico castello del Burgum Albinganeum nel 1789; il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, sempre presso Borgio, all'interno del locale cimitero, risalente al tardo medioevo. A Verezzi invece troviamo la Chiesetta di Sant'Agostino, presso l'omonima piazzetta, sede dell'annuale festival teatrale, datata al XIV secolo.
Le grotte di Borgio Verezzi, dette "Valdemino", sono un classico esempio di fenomeno carsico, la cui struttura è stata generata nel tempo dalla lenta erosione dell'acqua attraverso la roccia. La cavità è stata scoperta nel 1933.
Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi, fondato da Enrico Rembado e Maria Valentinotti Rossi nel 1967, nacque come iniziativa turistica a livello locale che prese invece, col tempo, prestigio fino ad affermarsi nell'ambito dei festival a livello nazionale. Il festival si svolge da sempre nel periodo estivo nel borgo antico di Verezzi, principalmente nei mesi di luglio/agosto, mettendo in scena i classici per eccellenza (tra cui Goldoni, Shakespeare, Pirandello); in seguito si è deciso di proporre un tema conduttore per affiancare ai classici anche spettacoli contemporanei o inusuali (da citare sicuramente l'Inferno e il Purgatorio dantesco, ambientati nelle vecchie cave dei fossili della collina verezzina, un percorso teatrale innovativo e decisamente suggestivo).
In campo agricolo attiva è la coltivazione ortofrutticola, specie degli ulivi, mandorli, carrubi e alberi da frutta; limitata e locale è la produzione industriale nel settore alimentare dell'olio di oliva e vino.
A Borgio Verezzi viene e veniva estratto il marmo rosa di Verezzi, noto commercialmente come pietra di Verezzi o pietra Lara. È un calcare naturale usato per gli interni.