Arroccato sulla sommità di un colle lungo la riva sinistra del fiume Nevola, Corinaldo è uno dei borghi medievali più suggestivi e meglio conservati d’Italia. Inserito nei circuiti de I Borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club e Destinazione Turistica d’Eccellenza Europea, Corinaldo è una meta che unisce storia, spiritualità, tradizione e bellezza architettonica.
Il nome sembra derivare da “Curia di Rinaldo”, testimoniando origini altomedievali. La vera rinascita del borgo, però, avviene nel 1367, dopo la sua distruzione, quando papa Urbano V autorizza la ricostruzione integrale della città. Nasce così la straordinaria cinta muraria lunga 912 metri, oggi considerata una delle più integre e affascinanti del centro Italia. Porte bastionate, torri, piombatoi e camminamenti raccontano un glorioso passato militare, culminato con la resistenza all’assedio del 1517 da parte del duca Francesco Maria della Rovere, un’impresa che valse a Corinaldo il titolo di "Città" da parte di papa Leone X.
Passeggiando nel centro storico si viene subito catturati dalla celebre scalinata della Piaggia, detta anche “Cento scale”, cuore pulsante del borgo, fiancheggiata da case in laterizio e animata dal leggendario Pozzo della Polenta. Questo simbolo è legato a una vivace tradizione popolare e ogni anno, a luglio, diventa protagonista della Contesa del Pozzo della Polenta, una delle più antiche rievocazioni storiche delle Marche.
Accanto al folklore, Corinaldo custodisce la memoria spirituale di Santa Maria Goretti, qui nata nel 1890. Il santuario a lei dedicato conserva una preziosa reliquia, mentre la sua casa natale è visitabile. La città vanta anche numerose chiese di pregio: la barocca Chiesa dell’Addolorata, la Chiesa di San Francesco con opere di Claudio Ridolfi, e la Chiesa del Suffragio costruita sul vecchio cassero del castello medievale.
Il Teatro Carlo Goldoni, inaugurato nel 1869, è un piccolo gioiello ottocentesco con stucchi e affreschi raffinati, oggi sede di stagioni teatrali e concerti. Nelle vicinanze del borgo si trova anche la Chiesa di Madonna del Piano, la più antica testimonianza religiosa del territorio.
Tra gli scorci più caratteristici spiccano i Landroni, porticato coperto originato dalla sopraelevazione degli edifici medievali, e la Casa di Scuretto, con la sua facciata costruita per trarre in inganno un figlio emigrato in America, oggi diventata parte della narrazione cittadina.
Corinaldo è anche arte e cultura: ospita la Civica Raccolta d’Arte "Claudio Ridolfi" e la Sala del Costume e delle Tradizioni popolari, dove sono custoditi gli abiti storici della rievocazione del Pozzo della Polenta.
La città celebra la propria identità anche attraverso eventi come la rassegna Corinaldo Jazz in agosto e valorizza le tradizioni gastronomiche con salumi artigianali (i mazzarini), porchetta, olio extravergine, vincisgrassi, Verdicchio dei Castelli di Jesi e le tipiche Pecorelle dolci.
Visitare Corinaldo significa immergersi in un racconto a cielo aperto, tra fortificazioni intatte, scorci senza tempo, leggende vive e una comunità che custodisce con orgoglio la propria storia. Un borgo che incanta con la sua semplicità e la sua autenticità.