Per la sua particolare posizione e un invidiabile mix di cultura e storia, Otranto rientra di diritto in uno dei borghi più belli d’Italia nonché nella lista delle cose da vedere assolutamente lungo la costa adriatica del Salento. In tanti la conoscono per essere la prima città in Italia a vedere il sole al mattino, quando i caldi raggi del sole raggiungono le case bianche del centro storico. Motivo per cui è consigliata anche la visita per Capodanno, quando Otranto ospita il noto evento Alba dei Popoli.
La città salentina offre inoltre l’opportunità di trascorrere una vacanza al mare in completo relax potendo scegliere tra la Baia dei Turchi e la località Porto Badisco.
Riconosciuto come Sito Messaggero di Pace dall’Unesco, il borgo antico di Otranto regala ai suoi visitatori un’emozione sempre nuova. L’attività preferita dai visitatori è passeggiare lungo Corso Garibaldi, ricco di negozi di antiquariato locale, abbigliamento e souvenir. Attraversando Corso Garibaldi si raggiunge Piazza del Popolo, dove si staglia la Torre dell’Orologio di fine Settecento. Proseguendo da qui si arriva velocemente a Porta a Mare, a pochi minuti dal porto della città, da cui si può godere di uno dei migliori panorami di tutto il Salento. Il punto più scenografico dove osservare la bellezza infinita di Otranto è il bastione dei Pelasgi. Restando invece nel cuore del centro storico, da non perdere la visita alla Basilica di San Pietro che rimane uno degli edifici medievali del mezzogiorno più rappresentativi della tradizione costruttiva bizantina. Cosi come entrare nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata significa immergersi in un luogo ricco di arte, storia e amore. La sua costruzione risale al XII secolo, con l’obiettivo di essere la chiesa più importante dell’intero territorio. Non deve dunque destare grandi sorprese il fatto che sia la cattedrale più imponente del Salento.
Nel corso dei secoli l’edificio religioso subì profondi cambiamenti, dettati dai diversi popoli che dominarono la città. Nata inizialmente come chiesa cristiana, la Cattedrale di Santa Maria Annunziata viene convertita in moschea durante la dominazione turca (fine Quattrocento). Un’altra testimonianza dello stretto legame tra la cattedrale e la storia della città è rappresentata dall’affascinante pavimento musivo. Lo spettacolare mosaico conservato dalla chiesa è di origini normanne (seconda metà XII secolo).
Da visitare assolutamente il Castello Aragonese che rimane uno dei luoghi più suggestivi di Otranto. Come suggerisce il nome, l’antica fortezza risale alla fine del Quattrocento, dopo il Sacco di Otranto, su volere del duca Alfonso d’Aragona. Oggi il maniero è un centro culturale di primo piano all’interno del territorio salentino. Si consiglia la visita alla collezione permanente intitolata ‘I luoghi della preistoria’, con protagoniste la Grotta dei Cervi e Porta Badisco. Un’ultima curiosità: il Castello Aragonese di Otranto è la fonte d’ispirazione dell’autore Horace Walpole al capolavoro Il castello di Otranto, famoso per aver inaugurato il filone del romanzo gotico in tutto il mondo.
Poco più a nord di Otranto si estende la Baia dei Turchi, chiamata così perché gli storici sono concordi nel localizzare su questo tratto di costa salentino lo sbarco dei turchi nella seconda metà del XV secolo. Negli anni Duemila, la Baia dei Turchi è entrata ufficialmente nella lista dei 100 luoghi più importanti da salvaguardare in Italia dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). L’acqua del mare limpida e la macchia mediterranea intorno alla spiaggia regalano un’indimenticabile giornata al mare nell’estremità nord-orientale del Salento. A poche centinaia di metri dalla baia ci sono poi i laghi Alimini, inseriti nell’oasi verde in cui rientra la spiaggia stessa. L’oasi protetta dei laghi Alimini è il luogo ideale per trascorrere alcune ore in completo relax se si è amanti del birdwatching.
Nella maggior parte delle classifiche in cui vengono presentate le 10 o le 5 località più belle dove andare al mare in Salento, Porto Badisco occupa sempre una posizione speciale. Situata a soli 10 km a sud di Otranto, la spiaggia di Porto Badisco non è soltanto acqua cristallina e fondale basso adatto a tutti, ma anche un luogo intriso di storia. Qui infatti si trova la Grotta dei Cervi, che contiene oltre tremila pittogrammi risalenti al neolitico e raffiguranti impronte di mani, animali e uomini. Secondo gli speleologi, i pittogrammi rinvenuti nella grotta risalirebbero a oltre 8 mila anni fa. Un tempo era nota anche come Grotta di Enea. La tradizione popolare vuole infatti che il leggendario personaggio dell’Eneide di Virgilio sia approdato proprio a Porto Badisco dopo la sua fuga dalla città di Troia insieme al padre Anchise.
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