Tour in Valle d'Itria

Valle d’Itria

Il Salento, il Gargano, il Tavoliere delle Puglie e la Valle d’Itria sono alcune delle aree geografiche che rappresentano al meglio, a loro modo, l’essenza della Regione Puglia. In particolare, la Valle d’Itria racchiude forse al meglio le caratteristiche di questa bella terra, tra paesaggi verdeggianti, una costa paradisiaca, borghi gioiello e un patrimonio enogastronomico tutto da scoprire.

Valle d’Itria: cenni storici

La Valle d’Itria è quella zona incastonata tra le Murge Meridionali, la provincia di Taranto, quella di Brindisi e la Città Metropolitana di Bari: si tratta di una vasta depressione di origine carsica che regala ai visitatori scorci paesaggistici spettacolari, dove si alternano vigneti, uliveti, mandorli, macchia mediterranea e muretti a secco.
La Valle d’Itria è una terra dove storia, folclore e leggenda si fondono, essendo stata crocevia di molti popoli nel corso della sua storia, dai Messapi ai Greci ai Romani, fino ai Goti e ai Longobardi. Il suo nome ha origini incerte: forse rimanda al culto della Madonna Odigitria importato dai monaci basiliani o probabilmente da quello autoctono nei confronti di Santa Maria d’Idria. In passato, all’incirca cento milioni di anni fa, questa valle altro non era che un fondale marino, emergendo poi in parte e diventando terra di dinosauri, di cui molte tracce sono state rinvenute nei pressi di Ceglie Messapica. La presenza dei primi uomini risale a circa 20 milioni di anni fa, come dimostrano i ritrovamenti oggi visibili all’interno del Parco Archeologico di Ostuni.

Valle d’Itria: cosa vedere

La Valle d’Itria è un vero scrigno di bellezze, con borghi pittoreschi, tra i quali non si può non citare Alberobello, dichiarato peraltro Patrimonio dell’UNESCO: il suo centro storico è infatti composto esclusivamente dai trulli, le incantevoli costruzioni coniche dai tetti grigi, che rendono Alberobello alla stregua di un paese incantato. Non si può non rimanere estasiati passeggiando tra i vicoli in salita del Rione Monti, tra i Trulli Siamesi e la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, sempre rigorosamente a forma di trullo. Dopo aver goduto della vista più bella su Alberobello dalla terrazza in Piazza Gian Girolamo d’Acquaviva, si possono raggiungere le vicine Grotte di Castellana, una delle meraviglie più belle di tutta Europa: sono lunghe circa 3 km, in un tripudio di stalattiti, stalagmiti, canyon e camere meravigliose come la Grotta Bianca completamente in alabastro.

Tra i borghi più belli della Valle d’Itria c’è poi Martina Franca, la perla barocca del territorio che ha il suo cuore pulsante in Piazza Roma, dove sorge il seicentesco Palazzo Ducale. Da vedere assolutamente la bellissima Basilica di San Martino in Piazza Plebiscito, splendida con la bianca facciata in marmo: all’interno è possibile ammirare dipinti di scuola napoletana della seconda metà del ‘700.
A due passi da Martina Franca sorge poi il Bosco delle Pianelle, una riserva naturale dove è possibile camminare tra querceti, lecceti e macchia mediterranea, con l’opportunità di scorgere anche lepri, falchi e barbagianni.

Da vedere poi Locorotondo, tra i borghi più belli non solo della Valle d’Itria ma di tutta la Puglia: si abbarbica come una spirale su un’altura, con le sue alte case bianche dai tetti a punta chiamate Cummerse, dalle quali si gode una vista spettacolare su tutta la Valle d’Itria. Meritano una visita la Chiesa di San Giorgio, la Chiesa della Madonna della Greca e la Torre dell’Orologio.

Non si può dire di aver visitato la Valle d’Itria, senza aver fatto tappa poi a Ostuni, la “città bianca” che sorge su tre colli, al limitare dell’Alto Salento: il suo centro storico chiamato La Terra, è una vera bellezza, tra la quattrocentesca Cattedrale, i resti del Castello e l’interessante “Museo delle Civiltà Preclassiche e delle Murge Meridionali”.

Valle d’Itria tra feste, artigianato e buon cibo

Conoscere l’autenticità della Valle d’Itria significa anche scoprire la sua gastronomia e sono moltissimi i piatti che lasceranno un segno nei visitatori: si pensi ad esempio alle bombette di Alberobello a base di carne di maiale, alle braciole di carne d’asino e soprattutto agli gnummareddii, involtini di carne con interiora che si gustano alla griglia. A Locorotondo in estate va in scena la Sagra degli Gnumeredde Suffuchete, con questi gustosissimi involtini cotti nel brodo. Da assaggiare poi i lampascioni ossia cipolline rigorosamente selvatiche, le orecchiette alle cime di rapa e il capocollo di Martina Franca che viene marinato nel Vincotto. Come non citare poi le eccellenze vitivinicole del territorio, in particolare il Martina Franca DOP e il bianco Locorotondo DOP.

Coloro che invece cercano come souvenir da portare a casa qualche manufatto artigianale, ebbene in Valle d’Itria avrà l’imbarazzo della scelta: è possibile infatti acquistare cestini fatti di giunchi intrecciati, merletti, oggetti in legno di ulivo e soprattutto ceramiche, nelle caratteristiche forme di palloncino o di pumo, ossia un bocciolo di rosa con un significato beneaugurante.