L’Italia è un paese ricco di bellezze naturalistiche che affascina chiunque voglia andare alla loro scoperta. Ma ci sono dei luoghi, che più di tutti, hanno qualcosa di magico e surreale, le grotte. Nel corso dei secoli la natura ha plasmato il territorio formando così delle cavità naturali che raccontano tutta la storia che le ha accompagnate. Il turismo speleologico è un’esperienza suggestiva, in grado di trasportare il visitatore al centro della terra e dove la natura più misteriosa è custodita con cura dalle caverne. Sono tantissime le grotte disseminate in tutta Italia, ma di seguito ne descriviamo solo 5, considerate le più belle.
Bus di Tacoi di Gromo
In Lombardia, esattamente nel comune di Gromo, è presente la grotta Bus di Tacoi che conserva le formazioni carsiche migliori di tutta la regione. La grotta è raggiungibile sia da Milano (in circa 2 ore) che da Bergamo, arrivando fino al Monte Redondo a 1500 m.s.l.m. Il suo nome, derivante dal dialetto bergamasco, significa “Buco dei Gracchi”. L’origine di questo curioso nome è dovuta ad un uccello tipico della zona, appunto il gracchio, un grosso corvo che creava i suoi nidi nelle zone più esterne della grotta.
Il Bus di Tacoi è una delle grotte più impegnative da percorrere infatti la visita dura circa 6 ore ed è consentito l’accesso solo a speleologi e a coloro che possiedono l’attrezzatura adatta e a chi abbia un minimo di esperienza. Il clima che si incontra all’interno è piuttosto estremo, buio molto profondo ed umidità del 100% con una temperatura costante di 10°. La grotta si divide in diversi settori: il primo è detto “Superiore” o “Ingresso”; il secondo è definito “Intermedio” o “del Labirinto”, in cui ci sono pozzi e gallerie; Si prosegue poi verso il terzo settore, detto “Profondo” o “dei Saloni”, per giungere fino al Lago Verde, situato nel quarto settore, chiamato “Profondissimo” o “del Laghetto”: un laghetto formato da acqua generata dall’umidità e caratterizzato da stalagmiti e stalattiti.
Foto di gromo.eu
Grotta di Nettuno di Alghero
Situata sul promontorio di Capo Caccia, ad Alghero, la Grotta di Nettuno è raggiungibile sia via terra, percorrendo una scalinata di oltre 600 gradini posta sul costone roccioso, che via mare raggiungendo direttamente l’ingresso della grotta con delle imbarcazioni che partono dal borgo marinaro.
L’itinerario ha inizio con la prima sala, quella che ospita il Lago Lamarmora, uno dei più grandi laghi salati d’Europa. È qui che si può vedere l’Acquasantiera, un maestoso insieme di stalagmiti alto 2 metri. Il percorso continua con la Sala delle Rovine e la Sala della Reggia, la più suggestiva grazie a dei colonnati che si elevano fino al soffitto e che si specchiano nel laghetto sottostante terminando con la Spiaggia dei Ciottolini.
Tra grandi colate e festoni calcitici ricordiamo la caratteristica formazione stalagmitica chiamata Albero di Natale. Proseguendo l’itinerario nella Sala Smith che ospita la più grande colonna dell’intera Grotta. Questa sala deve il suo nome al capitano inglese che agli inizi dell’800 fu uno dei primi esploratori della Grotta. Dopo aver ammirato le piccole colonnine che adornano la Sala delle Trine e dei Merletti, il percorso termina con la visita della Tribuna della Musica, un suggestivo balcone dal quale si può godere la vista dall’alto della zona della Reggia e del Lago Lamarmora.
Grotte di Frasassi a Genga
In provincia di Ancona, nel comune di Genga, si trovano le Grotte di Frasassi, una delle grotte più conosciute e visitate in Italia. La visita prevede percorsi di diversi gradi di difficoltà ma sempre accompagnati da speleologi. Subito dopo l’ingresso si può vedere una delle voragini più grandi del mondo, l’abisso Ancona, che addirittura potrebbe contenere il Duomo di Milano. Il percorso nell’Abisso Ancona è composto da ampi spazi in cui ci sono formazioni calcaree e laghetti per poi terminare con la Cascata del Niagara. L’itinerario continua con la Sala 200, un corridoio lungo appunto 200 metri, il Grand Canyon contraddistinto da crepacci e da una cavità che contiene le acque del fiume Sentino, la Sala dell’Orsa e la Sala dell’Infinito.
Grotte di Toirano
In Liguria si trova il complesso delle Grotte di Toirano, una delle maggiori attrazioni turistiche della Regione. Il percorso prevede la visita della Grotta della Basura, che per migliaia di anni fu il luogo di rifugio degli orsi delle caverne e dove infatti si possono ammirare i resti delle ossa ritrovate e le impronte incise nelle pareti della grotta e della Grotta Inferiore di Santa Lucia.
Luogo il percorso, nella Sala dei Misteri si possono notare anche alcune tracce di antichi di uomini (homo sapiens) in quanto sono presenti dei segni nell’argilla che mostrano orme di mani, piedi e ginocchia. La visita termina con la Grotta Inferiore di Santa Lucia che è caratterizzata da una grande stalagmite di piccoli cristalli di aragonite. La durata della visita guidata è di circa 70 minuti.
Grotta della Basura, foto di halleyweb.com
Grotta del Vento in Garfagnana
Nel nord della Toscana, vicino Lucca, c’è una zona dai molteplici fenomeni carsici che modellano le rocce del territorio e scavano in profondità. È così che si è formata la Grotta del Vento. La visita alla grotta prevede 3 percorsi completamente diversi tra loro e con diverse difficoltà.
L’ingresso è caratterizzato dalla Sala dell’Orso, per poi proseguire verso il Baratro dei Giganti. La Sala delle Voci è quella più suggestiva perché si spengono le luci e, nel buio della grotta, si rimane in silenzio. Dopodiché si arriva al Salone dell’Acheronte e al Pozzo dell’Infinito, un pozzo verticale profondo 90 metri che termina con un canyon.
Foto di toscana.info
Immagine principale: Grotta di Nettuno di Alghero
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