E’ da Pinerolo, cittadina ad una quarantina di chilometri da Torino, che partiamo alla volta di uno dei borghi più belli dell’intero arco alpino, situato nel cuore della val Chisone.

Dalla città che fu sede del 1° Reggimento di cavalleria, il celebre “Nizza cavalleria”, fondato nel 1690, risaliamo la valle del torrente Chisone in direzione di Usseaux, piccolo borgo posto nel cuore della valle, composto da un capoluogo, che dà il nome al comune, e da svariate frazioni tra cui Laux, Balboutet e Pourrieres, villaggi sparsi in un tipico ambiente d’alta montagna tra boschi e pascoli.

Fu proprio nelle terre d’Usseaux che venne combattuta la celebre battaglia dell’Assietta durante la quale l’esercito austro-piemontese ottenne un significativo successo su quello franco-spagnolo, consentendo ai Savoia di proteggere Torino dall’invasione transalpina.

La visita al capoluogo è una continua scoperta tra un reticolo di vicoli che talvolta sfociano in scalinate, altre volte in cortili, altre ancora direttamente negli orti e nei campi che fanno da cornice all’abitato, svelando scenari alpini di rara bellezza.

Da vedere la parrocchiale di San Pietro Apostolo, che custodisce un altare ligneo del XVII secolo, la vicina fontana con vasca cinquecentesca, situata nel parco adiacente la chiesa, e gli edifici dal tipico impianto architettonico di modello occitano. Imperdibili l’antico forno, caratterizzato da due bocche, ed il mulino dalla grande ruota esterna, con all’interno i macchinari e le mole risalenti all’inizio del XX secolo.

Quanto incanta di Usseaux, in ogni suo vicolo, anche negli angoli più nascosti, sono i suoi straordinari murales, tutti legati al mondo della montagna, rappresentanti scene di vita contadina, vicende storiche della valle, scenari naturali. Di grande impatto, sulla piazzetta situata alle spalle del palazzo municipale, la riproduzione del ciclo del pane che, in sette pannelli, rappresenta i vari passaggi, dalla semina alla cottura.

Usseaux

Sosta golosa in uno dei ristoranti del capoluogo dove concedersi un saporito piatto di polenta con spezzatino di cacciagione, chiudendo con un bicchiere di Genepì, il liquore tipico delle valli piemontesi, utilizzato come digestivo, ottenuto dalla macerazione in alcool delle artemisie alpine.   

Dai margini dell’abitato di Usseaux scendiamo alla volta del forte di Fenestrelle, dove, sulla strada del ritorno verso Pinerolo, ci fermiamo per una visita.

Forte di Fenestrelle

Autentica meraviglia architettonica, tra i simboli storici del Piemonte, è un gigantesco sistema di forti costruito in parte nel Seicento dai Francesi e ampliato dopo il 1713 dai Savoia. E’ costituito dal complesso di Forte San Carlo, Forte Tre Denti, Forte Elmo e Forte delle Valli, collegati tra loro da una scala coperta di quattromila gradini. Un’opera architettonica unica.

All’ombra dell’Albergian e dell’Orsiera, monti simbolo della valle, torniamo sulla strada del ritorno, alla volta di Pinerolo, lasciando lentamente la valle, accompagnati dalle acque del Chisone.