Uno dei principali motivi per visitare Usseaux è la sua affascinante architettura e gli edifici storici che ne fanno un vero e proprio museo all'aperto. Tra questi spiccano gli antichi edifici in pietra, come la Parrocchiale di San Pietro.
Anche le case affrescate di Usseaux meritano una visita: questi edifici, in parte abitati e in parte adibiti a museo, sono decorati con affreschi che raffigurano scene rurali, animali e paesaggi montani, opere d'arte realizzate in epoca settecentesca e ottocentesca dai maestri muralisti locali.
Usseaux è stato insignito del titolo di "Borgo Dipinto" per l'unicità e la bellezza di questi affreschi.
Natura e Paesaggio: Il contesto naturale di Usseaux
Il borgo di Usseaux è immerso in un paesaggio naturale di grande suggestione: situato a 1.414 metri di altitudine, è circondato da montagne, boschi e pascoli verdeggianti. Nelle vicinanze si trovano numerosi sentieri escursionistici e percorsi panoramici, ideali per scoprire la fauna e la flora locale.
Tra le mete più apprezzate dagli appassionati di trekking e natura spicca il Lago del Laux è un vero e proprio angolo di paradiso.
La storia del borgo
Il borgo di Usseaux, in Piemonte, conta meno di 200 abitanti. Il suo nome ha probabilmente origini celtiche “uxellos = alto”. Il paese fu attraversato nei tempi antichi da Giulio Cesare, il quale cita, nel ”De Bello Gallico”, il villaggio di nome “Occellum”. Si trova in Val Chisone ed è interessato dal Parco naturale Orsiera - Rocciavrè e dal Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Il comune, oltre al capoluogo Usseaux (Usseauso), comprende anche le seguenti frazioni: Balboutet (Finale), Fraisse (Fragoleto), Laux (Lauso), Pourrieres (Purrieri).
La presenza umana in alta Val Chisone è molto antica. Le prime testimonianze di arte rupestre risalgono a 12.000 anni a.C. Le origini delle borgate di Usseaux sono legate ai popoli (Liguri-Celti-Romani-Barbari-Bizantini-Provenzali-Longobardi-Saraceni) che nel tempo hanno abitato l’Alta Val Chisone (nel medioevo chiamata Val Pragelato), lasciando sul territorio una marcata impronta della loro cultura, della loro lingua e delle loro tradizioni come monete, strade, toponimi. Le prime notizie documentate sull’esistenza di Usseaux risalgono al 1064, quando la Contessa Adelaide fondò l’Abbazia di Santa Maria di Pinerolo donando ad essa i territori dell’Alta Val Chisone. Nei secoli di storia Usseaux visse le esperienze e le vicende delle altre comunità dell’Alta Valle: il Delfinato (1091-1349), il Regno di Francia (1349-1713), il Ducato dei Savoia, le guerre tra Francesi e Savoia (battaglia dell’Assietta 1747), nuovamente il dominio francese, l’impero napoleonico e le guerre di indipendenza che portarono nel 1861 all’unità d’Italia. Fece parte degli Escartons (1343-1713) e per secoli condivise la presenza di due comunità di fede diversa, quella cattolica e quella valdese. Con l’unità d’Italia gli abitanti dell’alta Val Chisone e quindi anche di Usseaux si allontanarono progressivamente dalle abitudini francesi; la lingua degli atti pubblici divenne quella italiana e venne insegnata nelle scuole elementari. La prima guerra mondiale venne vissuta e subita dalla valle. Il dopoguerra vide il fenomeno dell’emigrazione stagionale (persone impegnate nel settore alberghiero in Francia o nell’industria del Pinerolese). Il secondo conflitto mondiale e la guerra di liberazione colpì anche l’alta Val Chisone con diversi episodi di sangue e di distruzione. Negli anni seguenti la valle rivisse il fenomeno dell’emigrazione (stagionale in Francia e verso le industrie della pianura). Molti emigranti non sono più ritornati in patria.