Il Bargnolino è un liquore tipico delle province di Parma e Piacenza che deve il suo nome al suo ingrediente principale: le bacche della pianta Prunus Spinosa, un arbusto selvatico dai rami spinosi e dai tipici frutti blu, chiamato volgarmente prugnolo o pruno spino, detto nel dialetto piacentino bargnò.

Si tratta di una bevanda alcolica e digestiva dal gusto intenso, da assaporare con molta moderazione e una buona dose di lentezza. La sua preparazione comincia a fine settembre con la raccolta delle bacche, che in questo periodo raggiungono il livello di maturazione ideale per produrre il liquore. La tipica espressione locale “andare per bargnoli” racchiude in sé i gesti, i colori ed i profumi della tradizione, nonché l’attesa che la bevanda richiede per acquisire il caratteristico sapore prima di arrivare in tavola, ed allude al clima stagionale, caratterizzato da nebbie e atmosfere fatate, con il primo freddo che incalza portando con sé i colori d’autunno.

Esistono infiniti modi di fare il Bargnolino, a seconda degli aromi aggiunti e delle recette che vengono gelosamente custodite e tramandate di generazione in generazione dalle famiglie della zona, che ancora oggi preparano il liquore a casa propria seguendo il consiglio dei nonni. Però, abbiamo scovato per voi una variante della località piacentina del Monte Penice (Bobbio). Se volete preparare un buon Bargnolino insieme a noi, non vi resta che seguire questa ricetta che, ahimè, richiederà un bel po’ di attesa, ma saprà indubbiamente ripagarvi del vostro sforzo:

Ingredienti

1 kg di bacche di pruno spino
500 gr di zucchero
1 litro (circa) di alcool puro a 95°
350 ml (circa) di vino Gutturnio superiore fermo DOC
1 stecca di cannella
Grappa bianca (facoltativo)

Procedimento

Per prima cosa si lavano le bacche e, dopo averle sciugate, si mettono in grossi vasi di vetro o damigiane insieme allo zucchero. Dopodiché si ricopre il tutto con l’alcool e si lascia il composto in infusione per 50- 60 giorni, avendo cura di agitare per bene i contenitori ogni 2 giorni.

In seguito, si tolgono le bacche, per poi aggiungere il vino nero insieme alla stecca di cannella e si lascia il tutto in infusione ancora per una quindicina di giorni. Al termine dei quindici giorni, si filtra il tutto con un panno di lino e il Bargnolino è pronto. Se volete, dato che l’infusione delle bacche e l’aggiunta di vino abbassa di molto la gradazione alcolica, potete correggerla aggiungendo della grappa bianca (circa 1/6 rispetto alla quantità totale di liquore) per raggiugere una gradazione di circa 40°.

 

…Cin cin!