Nel proprio territorio l’Italia può vantare non solo mete turistiche dall’incredibile fascino storico, artistico e culturale, ma anche luoghi che sanno emozionare per il loro misterioso passato e per delle leggende che si perdono nel tempo.

I misteri massonici ed esoterici di Rosazza in Piemonte
Nella provincia di Biella, in Piemonte, c’è il piccolo borgo di Rosazza che conta soltanto 90 abitanti, ma che spesso viene definito come il comune più misterioso d’Italia. A questo territorio si sono interessate importanti riviste internazionali per alcune vicende di natura esoterica accadute alcuni secoli fa e riconducibili alla massoneria.
Tutto questo è possibile intuirlo dalla conformazione urbanistica di questo piccolo borgo ed in particolar modo per via della presenza del Castello dove si può ammirare una torre Guelfa che è stata costruita per volere di Federico Rosazza, membro del Senato del Regno d’Italia e soprattutto dell’associazione Giovane Italia di Giuseppe Mazzini. Secondo alcune ricostruzioni corredate da documenti storici, il Senatore era punto di riferimento della massoneria (Gran Maestro Venerabile) nella provincia di Biella ed è per questo che all’interno di questo edificio si dice si siano svolte tantissime riunioni.

Foto di Alessandro Vecchi

Inoltre, ci sono diverse evidenze dalle quali è possibile scoprire che l’intero Castello venne progettato per poter richiamare gli antichi templi di Paestum con chiari riferimenti anche alle pratiche di esoterismo, nonché alla Loggia. Lo stesso Senatore Rosazza decise di far costruire altre strutture sul territorio che facevano riferimento anche a pratiche di occultismo. Insomma, un luogo dal grande fascino nel quale probabilmente si sono tenute molte riunioni segrete che hanno influenzato in maniera considerevole gli eventi storici accaduti in Italia a partire dalla metà dell’800 fino ad oggi.

Un po’ in tutto il Comune di Rosazza si possono apprezzare elementi e simboli che fanno riferimento alla massoneria e all’occultismo e che potrebbero avere un significato ben definito che soltanto pochi eletti possono interpretare in maniera adeguata. Insomma, il comune di Rosazza rappresenta indubbiamente una tappa imperdibile per gli appassionati di misteri e in particolar modo di esoterismo e massoneria.

I fantasmi di Pentedattilo in Calabria
In Calabria, e per la precisione nella provincia di Reggio Calabria, vi è Pentedattilo, una piccola frazione del comune di Melito di Porto Salvo. Una piccolissima comunità la cui fama è legata soprattutto all’affascinante leggenda della mano del diavolo. Il suo stesso nome fa riferimento a questa leggenda in quanto dal greco significa letteralmente Penta Daktilos. Una piccola frazione costruita su un tratto roccioso che presenta una conformazione che ricorda per forma le cinque dita di una mano.

Pentedattilo

L’alone di mistero che avvolge Pentedattilo, è legato soprattutto ad una leggenda che riguarda una situazione avvenuta nella notte del 16 aprile del 1686. In quel periodo vivevano nella piccola comunità la famiglia degli Alberti che spesso era opposta a quella degli Abenavoli. Le due famiglie da tempo si scontravano per questioni legate ai confini dei loro possedimenti.
In quel periodo, le due famiglie finalmente avevano trovato un modo per appianare le divergenze ed in particolar modo attraverso un matrimonio tra due esponenti: il barone Bernardino e Antonietta. Purtroppo il matrimonio saltò in ragione di quanto fece Don Petrillo Cortes, figlio del Vicerè di Napoli, il quale si innamorò perdutamente della stessa Antonietta. Bernardino andò su tutte le furie e decise di vendicarsi nei confronti della famiglia avversa per l’appunto nella notte del 16 aprile del 1686, facendo trucidare la gran parte degli esponenti compreso un bimbo di soli 9 anni.
Gli unici a sopravvivere furono per l’appunto Don Petrillo e Antonietta, i quali furono fatti prigionieri in maniera tale da scoraggiare un’eventuale rappresaglia del viceré di Napoli. La leggenda vuole che da quella drammatica notte, come ogni anno in paese, si possono vedere delle strane ombre che ricordano le madri che cercano di mettere al sicuro i propri figli mentre vengono inseguite per l’appunto da uomini con coltelli tra le mani che tentano evidentemente di ucciderli. Insomma, sembra che nel piccolo paese di Pentedattilo ci siano dei fantasmi che si materializzano ogni anno il 16 di aprile.

Craco: la città fantasma che ha conquistato il cinema
Nei pressi di Matera ogni anno si radunano tanti turisti provenienti da tutto il mondo per visitare la cittadina di Craco, famosa come città fantasma. Un territorio che è stato abbandonato nell’anno 1963 dai propri abitanti in ragione di una disastrosa frana che distrusse praticamente tutte le abitazioni. Un paese fantasma che suscita grande interesse, anche in ragione del fatto che, nel 2004, il famoso attore regista Mel Gibson lo scelse come set cinematografico per il famoso film The Passion in cui si racconta l’ultima settimana di Gesù.

Craco

Tuttavia, Craco ha sempre affascinato artisti e soprattutto registi per i suoi incredibili squarci e per l’alone di mistero che lo avvolge. Infatti, nel 1979 sono state girate alcune delle scene relative al famoso film Cristo si è fermato ad Eboli, con protagonista Gian Maria Volontè. Lo squarcio del piccolo paese abbandonato lo si può apprezzare nelle prime scene del film oppure ci si può lasciare affascinare da un’antica Torre Normanna che domina praticamente tutta la vallata. In virtù del grande afflusso di visitatori affascinati dall’incredibile storia e dal fascino strutturale di Craco, è stato realizzato un museo emozionale che sa impressionare e che deve essere preso in considerazione.

Cristo si è fermato a Eboli