Un’edificio di culto che si trova a Pieve di Sinalunga, località della Toscana conosciuta per le sue origini antiche testimoniate da reperti archeologici etruschi e romani. La Chiesa di San Pietro ad Mensulas si distingue per la sua sobria e solida architettura romanica, esemplificata dalla facciata composta di pietre e mattoni, elementi caratteristici di quel periodo artistico.
La struttura della facciata è impreziosita dalla presenza di due monofore, posizionate in corrispondenza delle navate laterali, e di una bifora, situata al di sopra del portale d’ingresso, che conferisce eleganza e armonia all’insieme architettonico. Internamente, la chiesa è arricchita da vetrate che lasciano filtrare la luce esterna creando giochi di colori brillanti e atmosfere meditative.
Nell’interno di questo sacro luogo si conservano due preziosi reperti lapidei: le steli funerarie di Caio Umbricio e della liberta Umbricia Pyramis, che furono scoperti nelle vicinanze e che ci offrono uno scorcio sulla vita e le usanze funerarie di epoca antica.
Sull’altare maggiore troneggia una grande croce lignea dipinta, che rivela l’intensità espressiva del pittore Pietro di Giovanni d’Ambrogio. Il volto di Cristo, impresso sul legno, è caratterizzato da linee sofferenti e da un sapiente gioco di chiaroscuri che danno forma al braccio e alla mano destra, emblema di una profonda spiritualità e maestria artistica.
Tra le opere d’arte presenti emerge il dipinto della Madonna col Bambino e Santi Misteri del Rosario, un’opera attribuita a Francesco Franci, artista senese di grande rilievo. La tela, incorniciata da una elaborata cornice dorata, è suddivisa in quindici formelle che rappresentano i Misteri del Santo Rosario. In una di queste formelle è possibile leggere la firma “Orazio Porta” e la data “1578”, che ci permettono di datare l’opera e di attribuirne la fattura a questo specifico artista.
La Chiesa di San Pietro ad Mensulas, quindi, custodisce nelle sue mura non solo la fede e la devozione dei fedeli, ma anche parti di storia e arte che attraversano i secoli, rendendola un prezioso contenitore di cultura e spiritualità per la comunità di Pieve di Sinalunga e per i visitatori che giungono in questo angolo di Toscana.