Il Museo Etnico Arbëresh di Civita, situato nel cuore della Calabria, è un’importante istituzione culturale che celebra e preserva la storia e le tradizioni della comunità arbëreshë, discendente degli albanesi immigrati in Italia nel XV secolo. Inaugurato il 25 maggio 1989 grazie all’Associazione Culturale “Gennaro Placco”, il museo è stato concepito come un centro di riferimento per la valorizzazione del patrimonio etnico e culturale arbëreshë.
Il museo è ospitato nell’ex municipio di Civita, un edificio ristrutturato per ospitare esposizioni dedicate alla cultura contadina e alle tradizioni locali. La struttura è suddivisa in quattro sale, ognuna delle quali offre un’immersione profonda nella vita quotidiana, nei costumi e nelle pratiche rituali dei membri della comunità arbëreshë. Tra gli oggetti esposti si possono trovare utensili agricoli, costumi tradizionali, e una vasta collezione di fotografie che documentano la vita delle comunità arbëreshë in Italia, rendendo il museo un luogo di incontro tra passato e presente.
Oltre alla collezione di oggetti, il Museo Etnico Arbëresh vanta una biblioteca specializzata sull’etnia arbëreshë e una sezione dedicata alla liturgia bizantina, che riflette l’eredità culturale e religiosa della comunità. Questo spazio non è solo un’esposizione statica, ma un vivace punto di riferimento per la ricerca e l’educazione, dove studenti, studiosi e visitatori possono esplorare la ricca storia di un gruppo che ha saputo mantenere vive le proprie tradizioni nonostante le sfide del tempo.
Il museo è gestito da un gruppo di volontari appassionati, che si sono dedicati a garantire l’accessibilità e la fruibilità della struttura. L’ingresso è gratuito, e le offerte spontanee sono benvenute per contribuire alla sua gestione, con l’obiettivo di continuare a promuovere il patrimonio arbëreshë.
Il Museo Etnico Arbëresh di Civita non è solo un luogo di esposizione, ma un laboratorio di cultura e conoscenza, dove il passato incontra il futuro e dove le storie degli Arbëreshë continuano a vivere attraverso le generazioni.