Il Palazzo dei Conti Roverizio di Roccasterone è una dimora nobiliare privata settecentesca situata nel borgo di Ceriana. Questa dimora emerge tra le case e i monumenti della parte bassa del borgo, attirando l’attenzione dei visitatori con la sua bellezza senza tempo.
La loggia del palazzo è il cuore pulsante della struttura. Qui si possono ammirare le volte a crociera e le colonne in pietra arenaria che creano un ambiente unico ed elegante. Tuttavia, ciò che rende davvero speciale questa dimora sono gli affreschi delle streghe dipinti sulle pareti del secondo piano. Questi affreschi sono unici e rappresentano una testimonianza preziosa del passato storico della zona.
Le maschere barocche, gli intonaci e le pietre intagliate con maestria da artigiani locali sfidano i danni del tempo e lasciano intravedere la ricchezza del Palazzo. Ogni dettaglio è stato curato con grande attenzione per preservare la bellezza originale dell’edificio.
Si sviluppa con un impianto rettangolare, con una scansione simmetrica di finestre affacciate sulla vallata. L’impianto si sviluppa con una scala centrale a pianta quadrata su cui affacciano le stanze dotate di soffitto a volta.
È interessante lo sviluppo della grande scala centrale a pianta quadrata adornata di maschere e fregi che presenta dei curiosi mascheroni barocchi in pietra sui pilastri dei portici. La pianta si articola su tre livelli. Il livello più basso, accessibile Palazzo presenta stanze con volte a botte mentre soffitti all’interno del piano nobile sono a volta a crociera rifinite con intonaci.
L’elemento costruttivo di maggior pregio del palazzo è sicuramente la splendida loggia che affaccia sul paesaggio della valle, composta da una serie volte a crociera impostate su colonne in pietra arenaria il portico nobiliare di ingresso al palazzo molto è amato dagli abitanti di Ceriana, utilizzato per feste e come area per il gioco dei bambini.
Tutt’oggi malgrado le modifiche subite a seguito dei vari passaggi di proprietà, i danni della guerra e il degrado cui è stato sottoposto per l’incuria il palazzo sono leggibili nella sua integrità e molti particolari lasciano trapelare il suo passato ricco ma sobrio, il palazzo oggi è coinvolto in un progetto di restauro curato dall’Architetta Alessandra Giannini.
Osservando il prospetto principale della magnifica visuale aperta sulla vallata si comprende facilmente che il palazzo è stato progettato con ordine e simmetria. Ognuno dei quattro piani è suddiviso da una cornice marcapiano che dopo il primo diventa marca davanzale; la più grande e ricca delle cornici è quella a coronamento del secondo piano, arricchita da riquadri rettangolari soprafinestra in parte affrescati con immagini di streghe, di cui rimangono pochi frammenti, ma vivono nei racconti di Lio Rubini, Novelle Ponentine, e nelle memorie negli abitanti di Ceriana che lo hanno soprannominato il palazzo delle streghe, “Le Basure”.