Le tradizioni gastronomiche di San Giovanni Rotondo sono perfettamente in linea con la lunga tradizione della cucina del Gargano, caratterizzata da una cucina povera composta da ingredienti che vengono principalmente dalla terra.
I cardini della gastronomia di San Giovanni Rotondo sono i prodotti locali, come l’olio, il grano, verdure, frutta e pesce dell’Adriatico, ma anche il grano rappresenta un elemento molto importante.
Molti sono i piatti preparati con il pane come ad esempio le zuppe, in cui viene utilizzato il pane raffermo, il Pancotto, una pietanza antica della tradizione del Gargano.
Per quanto riguarda la pasta è impossibile non citare le orecchiette, create dalle mani esperte delle massaie pugliesi.
Altra pasta tipica sono i Troccoli che prendono il nome da un attrezzo di legno con lame circolari con cui si produce.
I Troccoli sono dei tagliolini di pasta fresca a grana ruvida, ottimi con salse e sugo di pomodoro. Di colore giallino brillante per l’impiego delle uova, sono preparati a base di semola di grano duro dei mulini del Foggiano. Si riconoscono dalla lunghezza di 30-40 centimetri e dalla forma cilindrica di spessore di 3-4 millimetri e va conservata in frigo per un periodo di 2-3 giorni.
Anche i formaggi occupano un posto di eccellenza nella tradizione gastronomica di San Giovanni Rotondo.
Tra i migliori esempi troviamo il pecorino, il Canestrato, ossia un formaggio a pasta dura ricavato dal latte di pecora, trattato solo con caglio d’agnello ed essiccato con bucce di limone, arancio e foglie d’ortica e il Caciocavallo Podolico, un formaggio ricavato dal latte delle vacche Podoliche, così chiamate perché derivano dalla Podolia, una regione che si trova in Ucraina.
Tra i vini del territorio al primo posto c’è il Vino rosso, conosciuto come “U’filippon”.
È un vino da tavola di colore rubino tendente al rosso mattone dopo l’invecchiamento, prodotto dagli agricoltori della zona con metodologie che garantiscono un’alta qualità. Aspetto brillante, odore vinoso con gradevole, intenso profumo non privo di finezza, il vino ha un sapore asciutto, fresco, temperato, pieno, armonico. Accompagna ottimamente i piatti di carne della cucina regionale quali agnello o capretto al forno, carni alla griglia, ragù di coniglio o alla contadina. Ha una gradazione minima di 11,5° ed è l’ideale per degustazioni con pane casereccio e caciocavallo podolico o pecorino.