Lovere sorge sulla punta nord del Lago d’Iseo, in posizione strategica tra l'alto Sebino e l'imbocco della val Cavallina, conserva la sua struttura antica e la tranquillità, racchiusa tra l’abbraccio delle montagne e le acque del Lago.
Facente parte de I Borghi più belli d’Italia dal 2003, la cittadina si presenta come un grande anfiteatro con splendidi palazzi costruiti con buon gusto e perfetto senso architettonico. Tra questi è possibile osservare il Palazzo Gregorini, Palazzo Marinoni, Villa Milesi e Palazzo Tadini, oggi Accademia Tadini, l’edificio più importante del borgo dove sono esposte centinaia di opere d’arte.
Nel centro storico del borgo, attraverso le sue vie colorate, è possibile ammirare alcune testimonianze della città medioevale fortificata: la Torre degli Alghisi, la Torre Soca e la Torricella sormontata da una croce e la Torre Civica, in Piazza Vittorio Emanuele, testimone dell’antico castello costruito dalla famiglia dei Celeri nel XII sec.
Nei panifici del piccolo borgo è facile trovare una focaccia dolce tipica della valle Camonica, la Spongada, ma i buongustai possono scoprire Lovere anche attraverso alcune golose preparazioni celebrate in occasione della sagra “Sapori d’ottobre”.
La storia di Lovere è ricchissima di avvenimenti, i primi insediamenti risalgono ad un periodo compreso tra il V ed il III secolo a.C., come testimoniato dalla presenza di un nucleo abitativo di origine celtica posto in una posizione strategica, tuttora chiamato Castelliere. I secoli successivi videro l'arrivo della dominazione romana, che costruirono un'importante via di comunicazione, denominata poi strada di San Maurizio, e la costruzione di un consistente centro abitato sulle rive del lago. In seguito al termine dell'impero romano il territorio fu soggetto alle orde barbariche, terminate con l'insediamento dei Longobardi. A questi subentrarono i Franchi che, istituendo il Sacro Romano Impero, diedero il via al feudalesimo ed all'età medievale. Erano gli anni in cui infuriavano le lotte di fazione tra guelfi e ghibellini, ed anche Lovere si trovò al centro di numerosi scontri: a tal riguardo il paese si dotò di parecchie fortificazioni, tra cui torri e cinte murarie, in posizione dominante rispetto al lago. Restano ancora di quell'epoca, le case torri, come Torre Soca, Torre degli Alghisi e la Torricella rotonda dell'antica cinta muraria.
Gli scontri si protrassero fino alla prima metà del XV secolo, quando il territorio passò nella Repubblica di Venezia, il cui dominio durò fino al 1797. La Serenissima varò numerose leggi volte a risollevare la situazione sociale ed economica, facendo rivivere il centro abitato e migliorando le condizioni di vita degli abitanti. Nel 1815 passò al Regno Lombardo-Veneto. Già in quel periodo cominciarono a svilupparsi numerose attività industriali in ambito siderurgico, che portarono benessere e sviluppo di tutta la zona fino al XX secolo, quando il paese ha cominciato a puntare decisamente anche sull'industria turistica, al fine di valorizzare le ricchezze paesaggistiche e culturali di cui è ricco.