La costruzione del Santuario Maria S.S. del Carmelo, a Curinga, ebbe inizio il 25 ottobre 1652, quando i frati carmelitani si trasferirono dal convento di Sant’Elia Vecchio, portando con sé una tradizione di devozione mariana che si è radicata nel territorio. Il complesso monastico è un luogo di culto ricco di storia e spiritualità ed è caratterizzato da un’architettura sobria ma affascinante, con un’unica navata che si distingue per la volta a botte, creando un’atmosfera di raccoglimento e serenità.
La chiesa, nel corso degli anni, ha subito diverse ristrutturazioni che hanno arricchito il suo aspetto. Tra il 1865 e il 1911, gli interni sono stati decorati con stucchi leggeri e raffinati che conferiscono un tocco di eleganza senza appesantire l’ambiente. Un elemento di grande impatto visivo è la cupola circolare, elegantemente inserita in un tiburio ottagonale, che sovrasta l’abside circolare dove si trova un maestoso altare lavorato a stucchi policromi. Questo altare è uno dei punti focali del santuario, richiamando l’attenzione dei visitatori e dei fedeli.
Un altro elemento di pregio è l’organo, realizzato nel 1845, che si trova sulla cantoria, sopra la porta principale del Santuario. Questo strumento musicale contribuisce a creare un’atmosfera mistica durante le celebrazioni liturgiche, accompagnando i canti e le preghiere con le sue melodie.
Il campanile, che svetta accanto alla chiesa, aggiunge un ulteriore tocco di bellezza al paesaggio circostante e segna il ritmo della vita quotidiana della comunità. Non da meno è il conventino dei carmelitani, che offre un rifugio ai frati e rappresenta un luogo di formazione e spiritualità.
Infine, il cimitero sotterraneo, parte integrante del complesso, testimonia la profonda connessione tra il santuario e la tradizione monastica. Ogni angolo del Santuario Maria S.S. del Carmelo racconta storie di fede, devozione e comunità, rendendolo un luogo prezioso per i visitatori e un punto di riferimento spirituale per i fedeli.
