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Curinga

Situato in provincia di Catanzaro, Curinga è un affascinante borgo calabrese che racchiude in sé una ricca storia e una vivace cultura. Affacciato sulla piana di S. Eufemia, questo luogo incanta i visitatori con le sue origini antiche, risalenti a insediamenti preistorici del Neolitico, e i suoi straordinari resti archeologici che raccontano secoli di evoluzione umana. Tra le vestigia del passato, spiccano le Terme Romane e il Monastero di S. Elia, che testimoniano l’importanza storica di Curinga nei periodi magno-greco e romano. Non solo storia, ma anche natura: il Platano di Curinga, il più grande albero monumentale d’Italia, è un simbolo di resilienza e bellezza. Con il suo centro storico ricco di chiese e santuari, eventi culturali vivaci e tradizioni gastronomiche, Curinga rappresenta una meta imperdibile per chi desidera esplorare le profondità autentiche della Calabria.

Monastero di S. Elia Vecchio, Curinga
Monastero di S. Elia Vecchio
Chiesa di Maria Santissima Immacolata, Curinga
Chiesa di Maria Santissima Immacolata
Bucconotti pronti, Curinga
Bucconotti
Santuario Maria S.S. Del Carmelo, Curinga
Santuario Maria S.S. Del Carmelo
Palazzo Bevilacqua, Curinga
Palazzo Bevilacqua
Pan di Spagna, Curinga
Pan di Spagna
Fagiolo, Curinga
Fagiolo
Nicatole, Curinga
Nicatole

Curinga, situato in provincia di Catanzaro, è un borgo calabrese che incarna la ricchezza storica e culturale della regione. Questo territorio, che si affaccia sulla piana di S. Eufemia, è un vero e proprio tesoro per chi desidera esplorare le radici della Calabria. La sua importanza storica è testimoniata da scavi archeologici che hanno riportato alla luce insediamenti risalenti al Neolitico, rendendo Curinga una tappa fondamentale per comprendere l'evoluzione degli insediamenti umani in questa parte d'Italia.

Secondo gli studi condotti da Albert J. Ammerman, la piana di Curinga era già abitata nel Neolitico antico, evidenziando un insediamento di capanne preistoriche. Gli scavi hanno rivelato focolari circolari, strumenti litici e ceramiche decorate, segno di una comunità che sfruttava le risorse agricole in un contesto geografico strategico, lungo la via dell’ossidiana che collegava le Isole Eolie alle regioni adriatiche. Questa storicità si riflette anche nella piana di Acconia, dove sono stati individuati ben 75 siti di età preistorica.

Durante il periodo magno-greco, Curinga era conosciuta come Laconia, un importante nucleo urbano situato tra le città di Hipponion e Temesa. Questa eredità ellenistica è palpabile nei toponimi e nella cultura locale, rendendo il borgo un luogo di grande interesse per gli appassionati di storia antica. La presenza delle Terme Romane, risalenti al I secolo d.C. e ben conservate, rappresenta un ulteriore elemento di attrazione. Questi resti archeologici, situati in una fertile piana alluvionale, suggeriscono l'esistenza di una villa padronale e testimoniano l’importanza di questo luogo nei secoli passati.

Nel corso della storia, la sicurezza delle coste calabresi è stata compromessa da frequenti incursioni saracene e dall'impaludamento delle pianure, spingendo le popolazioni locali a cercare rifugio nelle colline circostanti. Questo fenomeno ha portato alla formazione di borghi, tra cui Curinga, che oggi conserva un profilo architettonico ricco e diverso. La Torre di Laconia, ad esempio, è un monumento significativo che ci parla di questo passato turbolento. Questo edificio, che faceva parte di un grande palazzo, fu di proprietà della Regina Sancia e successivamente degli Angiò, rendendo Curinga un importante punto di riferimento nella storia calabrese.

Un altro luogo di interesse è il Monastero di S. Elia, risalente all'anno mille. Situato su un suggestivo pianoro che si affaccia sul Golfo di S. Eufemia, il monastero è un esempio di architettura sacra che ha attraversato i secoli. Gli scavi condotti nel 1991 hanno riportato alla luce diversi ambienti, tra cui la cella del priore e una cappella dedicata a S. Elia. L'edificio, inizialmente basiliano, passò ai Carmelitani nel 1632, arricchendosi di un patrimonio culturale unico.

Tra i tesori naturali di Curinga spicca il Platano di Curinga, un albero monumentale che con i suoi 30,5 metri di altezza e una circonferenza di 14,75 metri è il più grande e più vecchio d'Italia. Questo albero cavo, che ha guadagnato il secondo posto nel concorso europeo “Tree Of The Year” nel 2021, è un simbolo della resilienza della natura e rappresenta un’attrazione imperdibile per i visitatori.

Il centro storico di Curinga offre anche un ricco patrimonio di chiese e santuari, tra cui la Chiesa dell’Immacolata, il Santuario di Maria SS del Carmelo e la Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo. Questi luoghi di culto non solo testimoniano la spiritualità della comunità, ma sono anche esempi di architettura religiosa che meritano di essere esplorati.

Curinga è anche famosa per i suoi eventi culturali e tradizionali, come la "Sagra della Fragola" e il "Premio Curinga", che animano il borgo e coinvolgono sia residenti che visitatori. Questi eventi sono un'opportunità per scoprire le tradizioni locali e assaporare i prodotti tipici del territorio.

Curinga è un borgo che offre una combinazione unica di storia, cultura, natura e tradizione. La sua importanza storica, evidenziata dai reperti archeologici e dai monumenti antichi, unita alla bellezza del paesaggio calabrese, rende il paese una meta affascinante per chi desidera scoprire il cuore autentico della Calabria.

Borgo di Curinga
Comune di Curinga

Provincia di Catanzaro
Regione Calabria

Abitanti: 6761 curinghesi
Altitudine centro: 419 m s.l.m.

Il Comune
Viale M. Vincenzina Frijia, 2 - Tel. 0968739311

Accessibile ai disabili
Torre Mezza praia
SS 18 - Località Torrazzo
Palazzo Bevilacqua, Curinga
Corso Garibaldi, 343, 88022 Curinga CZ
Chiesa di Maria Santissima Immacolata, Curinga - robertolorusso
Piazza Immacolata, 88022 Curinga CZ
Santuario Maria S.S. Del Carmelo, Curinga
Via Santuario, 88022 Curinga CZ
Monastero di S. Elia Vecchio, Curinga
Località Corda, S.P. 91, SP91, 88022 Curinga CZ

IN AUTO

  • Percorrendo l'autostrada le uscite più vicine al centro di Curinga sono:
    - Uscita Pizzo (Salerno-Reggio Calabria)
    - Uscita Catanzaro - Lamezia Terme (Salerno-Reggio Calabria)

IN TRENO

  • Stazione di Lamezia Terme
  • Stazione di Vibo Valentia

IN AEREO

  • Aeroporto di Lamezia Terme

Curinga è un autentico scrigno di tradizioni enogastronomiche che raccontano la storia e la cultura di questa affascinante terra calabrese. Tra le tipicità più emblematiche vi è il "Pan di Spagna", conosciuto in dialetto come "prisiantu", un dolce che simboleggia l'amore e la gioia, utilizzato in occasioni speciali come matrimoni e feste. Questo dolce ha origini antiche e viene preparato con ingredienti semplici ma di alta qualità: farina, zucchero e uova. La preparazione richiede attenzione e cura, poiché è fondamentale montare gli albumi a neve e unirli delicatamente al composto per mantenere la leggerezza e la sofficità del dolce. Tradizionalmente, il "prisiantu" veniva portato a casa della sposa in una grande cesta adornata da tovaglie tessute al telaio, un gesto che esprimeva affetto e auspici di felicità.

Accanto al Pan di Spagna, i "Nicatuli" rappresentano un altro piatto tipico di Curinga. Questi deliziosi dolci fritti, preparati con farina, acqua e sale, sono un esempio di come la cucina locale riesca a trasformare ingredienti semplici in prelibatezze. L'impasto, lavorato fino a ottenere una consistenza omogenea e non appiccicosa, viene steso e tagliato a strisce, per poi essere fritto in olio caldo. La croccantezza esterna e la morbidezza interna rendono i Nicatuli irresistibili, perfetti per accompagnare un caffè o per essere gustati in qualsiasi momento della giornata.

Un'altra specialità sono i "Buccunotti", biscotti farciti che racchiudono il sapore della tradizione. Preparati con un impasto di farina, zucchero, grasso, limone e uova, questi dolcetti sono tipicamente ripieni di mostarda o mandorle spellate. La loro preparazione richiede un certo grado di abilità, poiché l'impasto deve essere steso con precisione e farcito in modo da garantire una cottura uniforme. I Buccunotti sono un simbolo di festa e convivialità, spesso presenti sulle tavole durante le ricorrenze più importanti.

Non si può parlare di Curinga senza menzionare i "Fagioli", conosciuti localmente come "Posedda Giallinedda". Questi legumi, coltivati nelle frazioni montane del comune, sono un prodotto tipico di alta qualità, caratterizzati da un metodo di coltivazione totalmente biologico. I Fagioli di Curinga sono apprezzati per il loro gusto intenso e la loro versatilità in cucina, dove vengono utilizzati in numerose ricette, dalle zuppe ai contorni, fino agli stufati.

Insomma, la gastronomia di Curinga è un viaggio attraverso sapori autentici e tradizioni secolari. Ogni piatto racconta una storia, ogni dolce è un ricordo di momenti felici, e i prodotti locali rappresentano il legame indissolubile con la terra. La cura nella preparazione e la qualità degli ingredienti rendono le specialità di Curinga un vero e proprio tesoro da scoprire e gustare. Questo patrimonio enogastronomico non solo delizia il palato, ma rappresenta anche un modo per preservare e tramandare le tradizioni culinarie di una comunità che vive in simbiosi con la sua storia e la sua cultura.

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