Magnifica e munifica, la Toscana, una regione costellata da monili preziosi: i borghi della memoria, un unicum di storia, tradizioni, leggende, costumi e folclore. A iniziare dal suo capoluogo, Firenze, nel cui territorio spiccano, fra i numerosi, Vinci, Barberino Val d’Elsa, Certaldo, Montefioralle e Scarperia. E poi Montelupo Fiorentino, la cui tradizione manifatturiera si ritrova anche nella gastronomia che dal passato arriva fino a oggi, tra piatti tipici e nuove invenzioni culinarie. Ed è proprio nell’àmbito di “Cèramica – 26esima Festa Internazionale della ceramica”, in calendario dal 15 al 17 giugno 2018 – con oltre trenta espositori, trentacinque mostre e installazioni e più di trenta eventi – che si potrà assaporare ogni sera un menù differente.
A iniziare dalle proposte del ristorante “La Luna nel Pozzo”, allestito nel palazzo podestarile del paese, per proseguire con quelle degli stand gestiti dalle associazioni, oppure scoprendo prodotti tipici e piatti caratteristici fra i banchetti dello street food e nelle trattorie e agriturismi della zona, da degustare in piatti, bicchieri e brocche in ceramica locali. E fra le specialità che traggono origine dalla lavorazione della ceramica, ecco il “Peposo”, ricetta a base di manzo cotto per molte ore nel coccio con olio, aglio e pepe e poi irrorato con vino e aromatizzato alle erbe. La ricetta nasce all’Impruneta, vicino Firenze, e si narra che sia stata inventata durante la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi.
Ispirato alla lavorazione della ceramica ma frutto del talento di un pasticcere moderno, invece, è il “Pan Bistugio”, dolce inventato da Paolo Vezzosi della Pasticceria Vezzosi di Montelupo Fiorentino. Il termine “bistugio” era utilizzato dai ceramisti locali per indicare, già dal Quattrocento, il prodotto ceramico cotto per la prima volta. Un termine che poi è stato superato da “biscotto”, usato dai francesi per la lavorazione della porcellana. Il Pan Bistugio, molto amato anche dai bambini, è impastato con ingredienti locali: farina, scorze di limoni dei giardini della Villa medicea dell’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino, pinoli raccolti nelle pinete intorno al paese, mandorle, lievito naturale, tuorli d’uovo e latte. Ricette da assaporare accompagnate dall’ottimo Chianti locale e dai vini biologici della Fattoria di Petrognano e della Fattoria di San Vito.
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