Se siete a passeggio sulla sponda piemontese del Lago Maggiore e vi avanza mezza giornata di svago, prendete la macchina e addentratevi nella Val d’Ossola, che si sviluppa più a nord lungo il fiume Toce. A circa mezz’ora dopo l’uscita autostradale per Stresa, in direzione del Passo del Sempione, vi imbatterete in un borgo antichissimo, nascosto alle pendici dei monti, quasi invisibile se dal finestrino non si butta l’occhio sulla versante alpino orientale. Si tratta di Vogogna, che un tempo era il capoluogo dell’Ossola Inferiore e oggi richiama la curiosità dei turisti provenienti da tutto il Piemonte e dalla confinante Svizzera. Noi ci siamo innamorati di questo minuscolo villaggio di montagna, dove regna sovrana una pace d’altri tempi.
Vogogna, compreso nel Parco Nazionale della Val Grande di cui è l’ente ufficiale, ci accoglie con la sua sobria ospitalità nel silenzio delle vecchie stradine in acciottolato che conducono al Castello Visconteo, sulla sommità della rocca. Due i modi per raggiungerlo: salendo sulla comoda funicolare, a bordo della quale è possibile ammirare la Val d’Ossola che si dilata sotto i propri piedi, oppure percorrendo le strette vie in pendenza, scanditi da ripidi scalini. Non essendo a conoscenza della prima opzione, siamo andati a piedi e, al ritorno, abbiamo preso la funivia, godendoci il panorama a tutto campo.
Edificato a metà del 1300 per volere di Giovanni Visconti, vescovo di Novara, il Castello Visconteo appartiene al comune dal 1798 e, dopo alcuni anni di restauro, è stato riaperto al pubblico nel 1998. Le antiche sale interne, nella loro semplicità tipica dell’arredamento medievale, sono conservate benissimo. Un itinerario raffigurativo, disposto sui tre piani della fortezza, accompagna il visitatore raccontando la storia, gli usi e i costumi dei soldati ossolani nel XV secolo, con particolare attenzione alle armi, alle armature e a tutto l’equipaggiamento bellico con cui l’esercito difese gli abitanti di Vogogna dall’invasione degli svizzeri.
Nel 1700 il paese fu conquistato prima dagli austriaci e poi dai Savoia, perdendo la guida amministrativa dell’Ossola Inferiore e diventando un semplice comune. Punto più elevato della fortezza è la torre semicircolare, dove si possono osservare l’intera vallata, le cime del versante occidentale e i tetti in pietra del borgo sottostante. L’altra torre, quadrata, ospita convegni culturali organizzati dal Centro Multimediale. Presso il castello si tengono molti eventi d’intrattenimento, tra cui la scuola di magia ispirata a Harry Potter, appuntamento amatissimo dai più piccoli.
Anche il borgo di Vogogna merita una visita piacevolmente “slow”. Nel cuore del paese spicca il Palazzo Pretorio, sede del governo dell’Ossola Inferiore fino agli inizi del 1819. Camminando per la Via De Regibus, l’arteria principale del paese, veniamo affascinati dalle case sei-settecentesche che compongono il rione San Carlo e dagli ampi archi dei porticati, sostenuti da travi in legno. La nostra passeggiata termina da dove siamo partiti, ovvero da Piazza della Chiesa, dove sorge la chiesa parrocchiale dedicata al Sacro Cuore, in stile neogotico. Il campanile con orologio spicca nel cielo con le montagne sullo sfondo, mentre l’elegante scalinata e una bella fontana ci invitano a entrare per una preghiera. Dentro prevale il marmo scuro. Le volte, invece, si caratterizzano per gli affreschi da toni vivaci.
Se vi fermate a pranzo o a cena, le specialità culinarie di Vogogna sono gli agnolotti piemontesi, con ripieno a base di stufato e, come secondo, se amate i piatti contadini, il pollo alla cacciatora, reso ancor più saporito dalla cipolla, dalle verdure e, naturalmente, accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso.
Ph. Depositphotos
Come dicevamo all’inizio dell’articolo, Vogogna, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, si trova al centro della Val d’Ossola, la valle che si sviluppa a nord del Lago Maggiore e confina con la Svizzera. Il mezzo più adatto per arrivarci è sicuramente l’automobile. Per chi proviene da Milano, percorrendo l’Autostrada dei Laghi (A8) e poi l’A26 in direzione Gravellone Toce, deve proseguire sulla SS33 del Sempione e uscire a Vogogna. Per chi invece è in treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Domodossola, a 14 chilometri da Vogogna.
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