Parco-Regionale-Taburno-Camposauro

Parco Regionale del Taburno Camposauro

Il Parco Regionale del Taburno-Camposauro si estende per 12.370 ettari nella provincia di Benevento e ospita una popolazione di circa 35.000 abitanti. L’area protetta interessa 14 Comuni: Bonea, Bucciano, Cautano, Frasso Telesino, Moiano, Sant’Agata dei Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Vitulano, Melizzano, Montesarchio, Foglianise, Paupisi, e Torrecuso. L’Ente è stato istituito il 6 novembre 2002 dalla Regione Campania per gestire l’area protetta del massiccio appenninico campano.

Il Parco offre risorse naturali e paesaggistiche in un contesto di grande interesse storico, culturale e di tradizioni. La caratteristica da cui nasce il nome di La Dormiente del Sannio è ben visibile guardando il promontorio dal lato est. Il profilo del massiccio, infatti, ricorda quello di una donna sdraiata. Percorrendo le strade della Dormiente, il visistatore resta affascinato da un susseguirsi di centri storici, frazioni, casali, antichi eremi e santuari. Le aree ai piedi del massiccio sono tutte coltivate e formano un mosaico di colori con vigneti, oliveti, frutteti, orti.

Le testimonianze storiche, archeologiche ed architettoniche sono una delle maggiori attrattive. Ogni Comune del parco racconta la sua storia. Basti pensare alle Forche Caudine, dove i sanniti sconfissero i romani, o all’Eneide di Virgilio che testimonia l’abbondanza di vino. O ancora alle Sorgenti del Fizzo che Vanvitelli, attraverso una grande opera idraulica, utilizzò per portare l’acqua alla Reggia di Caserta. Dalla caduta di Roma, per tutto il Medioevo e fino all’Unità d’Italia, i borghi del Taburno-Camposauro sono stati attraversati da Longobardi, Normanni e Angioini. Ogni dominazione ha lasciato il segno contribuendo ad arricchire il patrimonio artistico e monumentale del territorio. Palazzi, chiese e castelli sono il segno evidente di una pluralità culturale e storica.