Ph. carlos florez carbajal/flickr
In estate la Sardegna è una delle mete più amate e scelte dai turisti, specialmente per le sue spiagge incantevoli, ma questa regione ha molto più da offrire. L’isola infatti è anche una terra ricca di borghi intrisi di storia e autenticità. Visitare questi tesori nascosti durante la stagione invernale permette di immergersi nella cultura locale e di conoscere da vicino le tradizioni del territorio, oltre che di ammirare il patrimonio naturale e culturale. Le attività in Sardegna, inoltre, in particolare quelle outdoor, non si fermano in nessuna stagione, permettendo di esplorare la sua bellezza da prospettive sempre nuove.
Bosa
Come già detto, se si è alla ricerca di un posto dove passare l’inverno al caldo in Italia, la Sardegna è il posto giusto. Tra i borghi più belli è bene citare Bosa in provincia di Oristano, il cui centro storico è situato sulle sponde del fiume Temo.
Questa è una zona molto pittoresca e colorata, specialmente nel quartiere Sa Costa (di origine medioevale), e circondata da colline verdi. Tra i luoghi imperdibili da visitare c’è il castello, chiamato “di Serravalle”, come l’omonimo monte sul quale è stato edificato, oppure “dei Malaspina”, risalente al 1112. Inoltre, Bosa è famosa per la ex cattedrale di San Pietro, una delle più antiche chiese romaniche di tutta la regione.
Le attività outdoor da fare in questa località sono molteplici, come ad esempio le gite a cavallo, le escursioni in quad oppure i percorsi di trekking “ad anello” che si snodano attraverso le colline.
Santu Lussurgiu
Un altro borgo in provincia di Oristano in cui recarsi durante il periodo invernale è Santu Lussurgiu. Si tratta di un paese piccolo, con poco più di 2000 abitanti, prevalentemente montuoso nonché ricco di sorgenti e corsi d’acqua. Proprio per le sue caratteristiche idrogeologico-geologiche, offre diversi percorsi per praticare escursionismo, specialmente tra le montagne del Montiferru. Inoltre, questo piccolo borgo conserva ancora dei resti della civiltà nuragica e prenuragica, come i dolmen e i nuraghe di Elighe Onna e Piricu.
Impossibile poi non visitare anche il borgo medievale di San Leonardo di Siete Fuentes, frazione di Santu Lussurgiu, circondato da una splendida foresta e famoso per le sue sette fontane splendide e il suo meraviglio parco.
Nuraghe di Elighe Onna e Piricu a Santu Lussurgiu – Ph. Ascanio Saddi/flickr
Mamoiada
Mamoiada è uno dei paesini della Barbagia, ed è noto per essere una delle zone più ospitali di tutta la regione. Gli abitanti di Mamoiada, infatti, sono poco più di 2000 e accolgono tutti i turisti con prelibatezze locali e buon vino Cannonau.
Durante l’inverno, qui si tengono diverse feste paesane e manifestazioni, come il famoso e coloratissimo carnevale che attrae visitatori da tutto il mondo. Simboli di questa festività e di tutto il territorio sono i Mamuthones e gli Issohadores, maschere che ormai sono ampiamente conosciute e amate anche al di fuori della Sardegna.
Per tale ragione i mesi da preferire per una vacanza a Mamoiada sono quelli da metà gennaio in poi. Anche qui, inoltre, è possibile fare diverse attività emozionanti, come le passeggiate a piedi e in mountain bike adatte a diversi livelli di esperienza, e culturali, come la visita al Museo delle Maschere Mediterranee, che consente di comprendere meglio l’identità locale e al contempo le tradizioni delle maschere delle altre terre affacciate sul Mediterraneo.
Il Carnevale di Mamoiada – Ph. Mirko Peddis/flickr
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