Castelnuovo Berardenga posto appena fuori da Siena, incastonato tra le fertili colline del Chianti e l’incredibile paesaggio delle crete senesi, sorge sui colli che separano il primo tratto della valle dell’Ombrone da quella del suo affluente Arbia.
Il nome deriva dalla Contea dei Berardenghi, che prese il nome da uno dei figli del conte Wuinigi (Giunigi) di Ranieri. Egli si chiamava Berardo e questo nome, ripetuto costantemente dai discendenti, diede poi il nome anche al territorio. Lo stipite, da cui ebbe nome la contea Berardenga, parte senza dubbio da quel Castelnuovo, fondato dalla Repubblica di Siena, come punto di sorveglianza del confine verso Firenze e Arezzo, dopo una delibera datata 26 luglio 1366. In quest'epoca la parte superiore del colle venne circondata di mura affidandone la direzione a Mino Dei di Siena (1373-1374). Del castello si conserva oggi una torre e poco più.
L'antica chiesa parrocchiale di San Giusto, situata poco lontano da Castelnuovo è rammentata molto tempo prima che fosse edificato il castello, tra le filiali della vicina antichissima pieve di Pacina, nota per le prime contese fra i senesi e gli aretini sui confini diocesani risalenti al secolo VII. Uno dei fatti che più colpisce, della sua storia medioevale, è il numero elevatissimo di castelli. Fra i tanti, merita menzione quello di Montalto, posseduto dai Berardenghi fin dal secolo IX. Le testimonianze insediative del medioevo non si limitano soltanto alle chiese, ai monasteri e ai castelli ma accanto a queste costruzioni di impianto guerresco o religioso, sorsero ville fortificate e case signorili che precludevano all'incipiente rinascimento.
Borgo di Castelnuovo Berardenga
Comune di Castelnuovo Berardenga
Provincia di Siena
Regione Toscana
Abitanti: 9.097 castelnovini
Altitudine centro: 351 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Città del bio
Città del vino
Città slow
Riconoscimenti
Bandiera arancione - Touring Club Italiano
il Comune
Via Garibaldi 4 - Tel. 0577-3511
IN AUTO
IN TRENO
IN AEREO
Due ali di farfalla, unite da un esile lembo di terra: ecco Castelnuovo. Da una parte, verso occidente, si scorgono le colline vitifere del Chianti senese; dall’altra, verso oriente, i territori “della Berardenga”, che prendono nome dal nobile Berardo, vissuto nel X secolo. Da un lato, casali e vigne a perdita d’occhio, dall’altro, terre riarse di campi e cipressi. Sopra un colle fra l’Ombrone e il torrente Malena, rimangono i resti del castello, voluto nel 1366 da Siena per conferire non solo controllo ma anche autonomia alla Berardenga, appena costituita in vicariato. I dintorni sono tutti da visitare, perché il territorio di Castelnuovo è vastissimo e ricco di località storiche. Ci si incammina per le stradine bianche, per raggiungere minuscole frazioni, pievi, case coloniche, ville e fattorie. Ancor meglio, s’inforca la bicicletta e si pedala tra le colline del Chianti, fischiettando quell’allegro motivetto che si ha in testa, quasi come in una vecchia commedia cinematografica. Il comune, infatti, fa parte del Parco ciclistico del Chianti, che valorizza i percorsi secondari, adatti al cicloturismo. Si passano Pacina, Baia Monastero, Montalto e San Gusmè, con antiche pievi, manieri e fortini, e Pontignano, con l’imponente certosa del 1343. Se ci si spinge fino a Montaperti, ecco un ciuffo di cipressi e una piccola piramide, a commemorazione della celebre battaglia vinta da Siena su Firenze nel 1260 e ricordata da Dante Alighieri.
Scopri gli altri borghi sulla guida Toscana - Borghi da amare