PIATTO ADATTO A VEGANI

Pizz’ e ffuje, o Pizz e foje (anche chiamato pizz e minestr) è un piatto tipico di Orsogna e della zona di Chieti. Questa pizza di granoturco con verdure è basata su ingredienti semplici e genuini dal risultato non solo gustoso ma anche altamente salutare.

Essendo composto al 100% da vegetali, questo piatto conosciuto in tutto l’Abruzzo (con diverse varianti) è adatto ai palati vegetariani e seppur sia un piatto tipicamente invernale, è anche ottimo nella stagione calda.

Come altri piatti provenienti dalla tradizione dei borghi, la Pizz’ e ffuje ha origini antiche ed è nato per recuperare gli avanzi della cucina.

Tradizionalmente, la pizza andrebbe cotta sotto il “coppo”, ovvero un grosso tegame concavo di ferro, direttamente sulla pietra del camino. Oggi useremo un forno.

Pronti?

Ingredienti per 4 persone

  • 500gr di farina di granoturco
  • Acqua bollente q.b.
  • 1.5kg di verdura mista come indivia, cicoria, bietola, lattuga, cavolo cappuccio nero o bianco, cascegno
  • Patate
  • Olio
  • Sale
  • Peperoncino
  • Aglio

Procedimento

Iniziamo con il preparare la pizza di granturco dato che necessita più tempo di cottura. Impastiamo rapidamente la farina con un pizzico di sale e acqua bollente aiutandoci con una forchetta per non scottarci. Continuiamo ad aggiungere acqua e ad impastare finchè non otterremo una consistenza tipo quella del pane.
Stendiamo l’impasto su una teglia da forno oliata, tenendolo alto circa un centimetro.
Stendiamo un filo d’olio sulla superficie e inforniamo a 200 gradi per circa un’ora.

Mentre la pizza è in forno lessiamo le verdure e le patate che avremo precedentemente sbucciato e tagliato a grossi dischetti. Scoliamo e condiamo con un soffritto di aglio, peperoncino e sale.

Quando la pizza in forno risulta non eccessivamente croccante (ciavula-ciavula: friabile e ben cotta) frantumiamola nella verdura già condita e messa in una grossa scodella. La Pizz’ e ffuje va servita caldissima!

La minestra avanzata si può riscaldare in padella con altro olio e questa prende il nome di li mijicalle (le briciole o molliche).

…Buon appetito!