Ad Arnad, la famosa espressione “grasso che cola” può essere tranquillamente sostituita con… “lardo che cola”! Sì, perché appartiene al piccolo borgo valdostano il lardo migliore d’Europa. Il salume, che prende il nome di “lardo di Arnad” in quanto prodotto esclusivamente e rigorosamente nel territorio dell’omonimo comune, ha ricevuto il riconoscimento del prestigioso marchio DOP.

Una certificazione di valore assoluto che rappresenta il giusto premio a un alimento presente sulle tavole degli abitanti di Arnad da molti secoli. Basti pensare che già nel 1570 veniva distribuito nei refettori del Monastero di Sant’Orso. Una tradizione tramandata di generazione in generazione, attraverso un’accurata stagionatura basata sull’uso dei “doils”, termine dialettale che indica quei recipienti in legno di castagno dentro cui gli artigiani locali adagiavano il lardo per essere conservato durante l’anno. Il confezionamento, infatti, è una fase fondamentale del mantenimento di questo salume che al taglio mostra una consistenza compatta ma molto morbida e richiede sempre molta cura da parte di chi lo ottiene dalla spalla e dal dorso di suini allevati. Le fette, di colore bianco, si sciolgono in bocca. Il sapore è dolce e un pizzico aromatico.

Lardo di Arnad

Ma a rendere speciale il lardo di Arnad, quindi meritevole della certificazione europea, è l’alimentazione dei maiali utilizzati per la sua produzione che si nutrono esclusivamente di cibi naturali, come ortaggi e castagne. Il lardo viene poi “impreziosito” da erbe, spezie, aglio, alloro, rosmarino, cannella e molti altri aromi che gli donano un profumo ancora più invitante. Insomma, se andate ad Arnad, un vero bijou tra le Alpi valdostane, non potete non concedervi un piatto di lardo come aperitivo, antipasto o come accompagnamento a un piatto di selvaggina. Il miglior lardo del Continente si mangia quassù. Ed è tutto oro, anzi, grasso che cola!