Dalle meridiane ai moderni orologi, l’uomo ha sempre cercato di dare forma al tempo. Ogni epoca ha avuto i propri strumenti per misurarlo: clessidre, meridiane, orologi solari e meccanici. Un percorso affascinante che oggi si intreccia con la storia, l’arte e la cultura gastronomica italiana. Scopriamo insieme alcuni luoghi d’Italia dove il tempo sembra davvero fermarsi… almeno fino a quando non si arriva a tavola.
Il fascino del tempo: dai segnatempo egizi ai musei italiani
Al Museo Egizio di Torino sono conservati alcuni dei più antichi strumenti per la misurazione del tempo: due rudimentali meridiane risalenti tra il 746 e il 330 a.C. e una clessidra ad acqua che segnava le ore tramite il deflusso del liquido da un piccolo foro.
Ma il viaggio non finisce qui: in Italia esistono musei interamente dedicati alla storia del tempo, come il MOA – Museo dell’Orologeria Antica in Valsesia, dove si ripercorrono secoli di ingegno artigiano, e il Museo dell’Orologio da Torre “G. Bergallo” in provincia di Savona, custode dei meccanismi, delle lancette e dei quadranti che un tempo adornavano le torri civiche e religiose di tutto il Paese.
Da Nord a Sud, ogni luogo custodisce un orologio capace di raccontare storie.
Clessidra ad acqua, inv.S. 8. Fotografia di Nicola Dell’Aquila e Federico Taverni. ©Museo Egizio
Alatri: la meridiana doppia e la cucina ciociara
Nel cuore del Lazio, ad Alatri, in provincia di Frosinone, la facciata dello storico Palazzo Conti-Gentili ospita una delle meridiane più suggestive d’Italia. Realizzata nel 1867, questa meridiana ottocentesca fu tracciata da un ingegnere su calcoli astronomici elaborati da un padre gesuita.
La sua particolarità? Segna due orari diversi: quello locale di Alatri e quello ufficiale dell’Osservatorio del Collegio Romano.
Alatri, conosciuta anche come la “Città dei Ciclopi” per la sua acropoli megalitica, è un borgo che affascina anche per i suoi sapori autentici. Tra i vicoli medievali si nascondono osterie dove gustare le specialità della cucina ciociara: la minestra di cicoria, la polenta con salsiccia, i “tartalicchi” di patate e le crespelle con baccalà o cavoli. Un luogo dove il tempo – e l’appetito – scorrono lentamente.
Tartalicchi di Alatri – Ph. Depositphotos
Bologna: la meridiana più lunga del mondo e il regno del ragù
Quando si parla di Bologna, si pensa subito al cibo: tortellini, lasagne e tagliatelle al ragù. Ma “La Dotta” vanta anche un primato astronomico: ospita la meridiana più lunga del mondo, custodita nella Basilica di San Petronio.
Il primo orologio solare, installato nel 1576, si rivelò impreciso. Fu l’astronomo Gian Domenico Cassini a ridisegnarlo nel 1653, creando un capolavoro di precisione e bellezza. Un piccolo foro sulla volta consente alla luce del sole di segnare le ore sulla lunga linea tracciata nel pavimento della navata centrale, offrendo ogni giorno uno spettacolo di scienza e fede.
Meridiana – Ph. Davide Alberani/flickr
E dopo aver ammirato l’ingegno umano, non resta che cedere ai piaceri della tavola. A Bologna, il ragù tradizionale è una religione: cotto lentamente, profumato e denso, è il cuore pulsante della cucina emiliana.
Ph. Depositphotos
Sesto Pusteria: la meridiana naturale delle Dolomiti
A Sesto Pusteria, in Alto Adige, il tempo lo scandiscono le montagne stesse. Qui si trova la meridiana naturale in pietra più grande del mondo, formata da cinque cime spettacolari delle Dolomiti – Nove, Dieci, Undici, Dodici e Uno – con altezze che superano i 3.000 metri.
Ogni vetta corrisponde a un’ora del giorno, illuminata dal sole secondo il suo movimento: un perfetto orologio naturale che unisce astronomia e paesaggio.
Gli antichi insediamenti ritrovati nella zona fanno pensare che il luogo fosse considerato sacro già migliaia di anni fa.
Meridiana di Sesto Pusteria – Ph. Steffen Ramsaier/flickr
Dopo aver ammirato questo miracolo della natura, la tavola chiama con i sapori dell’Alto Adige: canederli fumanti, ravioli ai crauti, baccalà alla trentina e dolci profumati come lo strudel di mele o il Pandolce di Bolzano, ricco di fichi, datteri, pinoli e scorza d’arancia.
Zelten di Bolzano (Pandolce) – Ph. carlina60zz/flickr
Il tempo, tra meridiane e sapori
In Italia, il tempo non è mai solo un numero da leggere su un quadrante: è un’esperienza da vivere, tra arte, astronomia e gastronomia. Dalle meridiane egizie a quelle scolpite nella roccia, ogni segnatempo racconta un frammento della nostra storia.
E ogni viaggio tra questi luoghi diventa un invito a rallentare, ad assaporare la bellezza e – perché no – a ricordarsi che, proprio a tavola, il tempo vola davvero.
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