Ph. Andrea Pizzocchero/flickr
Il castello della famiglia dal Verme domina imponente, dall’alto della sua collina, il borgo pavese di Zavattarello. Costruito completamente in pietra, con mura spesse fino a quattro metri, praticamente inespugnabile, è anche conosciuto per i misteriosi avvenimenti che accadono al suo interno. Sedie mai al loro posto, strani rumori, porte che si aprono e chiudono da sole, oggetti scomparsi e poi riapparsi, voci senza volto, che sia tutto da imputarsi al fantasma di Pietro dal Verme?
Nato nel 1445 da Luigi dal Verme e Luchina di Francesco Bussone, Pietro fu il signore del castello di Zavattarello nel XV secolo. Oltre ad altri fatti storici, Pietro, pur essendo innamorato di Cecilia del Maino, figlia di Andreotto, consigliere Ducale, era promesso sposo a Chiara Sforza, figlia di Galeazzo Maria, signore di Milano. Queste erano puramente delle nozze di convenienza e Pietro iniziò a trattare con l’Andreotto per sposare l’amata Cecilia. Questo a Galeazzo non piacque e fece arrestare il signore di Zavattarello per disobbedienza nel tentativo di convincerlo alle nozze con la figlia Chiara.
Pietro fu liberato, anche grazie alla mediazione di Federico da Montefeltro, ma non volle cedere al matrimonio di convenienza. Passarono alcuni anni e finalmente i signori di Milano concessero a Pietro il permesso di sposare Cecilia ma la coppia visse felice solo fino al 1479 quando una morte prematura prese la vita alla del Maino.
La primavera seguente venne celebrato il tanto rimandato matrimonio di convenienza con Chiara Sforza (che era ancora nubile) per rinsaldare l’unione tra il signore di Milano e il suo vassallo ma a quest’ultima non garbò molto il fatto di essere stata la “seconda scelta”. Era un matrimonio di convenienza ma lei era pur sempre una Sforza.
Gli storici del tempo vociferavano che forse fu istigata dallo zio Ludovico il moro che avrebbe ottenuto discreti vantaggi dalla morte di Pietro dal Verme. Sta di fattto che il 17 ottobre 1485, Chiara Sforza mise un potente veleno nella colazione del marito causandone la morte.
Una delle tante storie di intrighi, amori e poteri tra signori medievali, se non fosse che forse lo spirito inquieto di Pietro dal Verme aleggia ancora tra le mura del castello di Zavattarello.
Vi sono numerose testimonianze di strani avvenimenti avvenuti nelle sale del castello. Già alcuni documenti dell’ottocento parlano della “stanza degli spiriti”, stanza dove tra gli anni novanta ed il duemila venne posta una sedia per i visitatori, poi rimossa a causa delle lamentele delle donne delle pulizie che non la trovavano mai nello stesso posto. Negli anni successivi questi strani fenomeni si sono intensificati. Quasi regolari sono i rumori sospetti uditi dal personale e anche da visitatori. Durante un concerto nel settembre 2011 una porta che si apre e poi si richiude (con evidente mossa della maniglia) alle spalle dei musicisti è stata filmata da una telecamera. Naturalmente i musicisti non notarono la cosa ed erano tutti d’accordo che in quella stanza non ci fosse nessuno. Durante lo stesso concerto uno spartito sparì dal leggio del pianoforte per poi riapparire nella stessa posizione dopo l’evento.
Dopo questi ed altri avvenimenti, alcuni ricercatori del paranormale hanno visitato il castello, tra questi il team bresciano di Hesperya che ha svolto diversi sopralluoghi documentandoli nel seguente video:
Possiamo quindi essere sicuri che visitando il castello di Zavattarello forse potrà succedere qualcosa di inspiegabile, ma che sia davvero lo spirito di Pietro dal Verme?
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