La festa della zucca di Venzone è una vera e propria istituzione: impossibile rinunciarvi, se ci si trova nei paraggi. Abbiamo deciso di ripercorrere a ritroso la storia di questa festività, e abbiamo scovato una leggenda: quella della zucca d’oro.
In tempi antichi la Comunità di Venzone dovette affrontare una situazione finanziaria piuttosto critica, in concomitanza con l’ultimazione della costruzione del Duomo del Paese: al completamento del monumento mancava infatti la torre campanaria. Dopo diverse riunioni si optò per una politica di austerity, e furono istituiti nuovi pedaggi e tasse, che consentirono di proseguire i lavori con la realizzazione della torre in pietra. L’ultimo incarico, quello di ornare la guglia con una palla d’oro sulla quale sarebbe stata innestata la croce, fu commissionato ad un artigiano udinese, che dopo poco temo completò l’opera. A lavoro terminato però, il Paese non si trovo nelle condizioni di poter ripagare interamente l’artigiano, che si dovette accontentare di ricevere un terzo della cifra inizialmente pattuita.
Quest’ultimo fece buon viso a cattivo gioco, ed incassò la misera somma. Volendosi vendicare, durante la notte si arrampicò sulla guglia e sostituì la palla dorata con una zucca dipinta di eguali dimensioni, quindi lasciò frettolosamente la cittadina.
Dopo qualche tempo, i cittadini si accorsero che qualcosa stava cambiando: la palla dorata aveva cambiando colore e forma. Furono fatte molte supposizioni, molte delle quali parlavano di magie e maledizioni finché un giorno la palla rotolò a terra. Soltanto allora i cittadini di Venzone si accorsero della beffa: si trattava infatti di una zucca che cadendo a terra si spappolò in molte parti. Il Consiglio diede subito ordine di togliere i resti della zucca nella speranza che tale beffa non fosse raccontata. Ciò nonostante da quel giorno gli abitanti di Venzone furono associati inevitabilmente alle zucche.
Per ricordare questo fatto ogni anno si celebra, a fine ottobre, la Festa della Zucca durante la quale il borgo medievale torna nuovamente a rivivere le atmosfere di un tempo.
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