Costruito tra il I e il II secolo d.C., il primo scavo presso l’Anfiteatro Romano di Venosa fu commissionato dai Borboni nel XIX secolo. Furono ritrovati una serie di bronzi, monete, terrecotte ma, per abbandono, i ruderi furono risotterrati. Solamente nel 1935 fu riportato interamente alla luce.
L’Anfiteatro romano ha una forma ellittica, su tre piani, in parte costruiti fuori terra e in parte realizzati tagliando a terrazze il terreno in cui sorge. L’asse maggiore misura 70 m mentre l’asse minore 40 m. Si ritiene che questa struttura accogliesse circa diecimila spettatori. Il livello più basso è quello dell’arena, ove si trova la terrazza del “podio” per i personaggi importanti. Vi sono altri due livelli, sostenuti da tre ambulacri concentrici: il primo livello detto “ima cavea”, il secondo “media cavea” e il terzo “summa cavea”.