Nel cuore del suggestivo Borgo Antico di Termoli si nasconde una delle curiosità architettoniche più affascinanti d’Italia: A’ Rejecelle, il vicolo più stretto della città, e forse dell’intera penisola. Con i suoi 41 centimetri di larghezza e 7,88 metri di lunghezza, questa minuscola stradina ha conquistato il primato nazionale per la sua dimensione, battendo di pochi centimetri la rivale di Ripatransone.
Ricavato tra edifici storici che conservano ancora i materiali originari — ciottoli, pietra arenaria, mattoni e travi in legno — A’ Rejecelle risale al primo nucleo abitativo del borgo termolese. Un tempo probabilmente coperta da archetti e tegole, serviva come passaggio sicuro per gli abitanti durante eventi critici come guerre, assedi o carestie, permettendo loro di evitare le vie principali presidiate dai soldati.
Il nome stesso del vicolo è un curioso omaggio alla lingua francese: da “rue” (strada), i termolesi hanno creato il termine dialettale “Rejecelle”, ovvero “stradina”.
Oltre al valore storico e architettonico, la viuzza è ricca di aneddoti e leggende: si racconta che, se due gentiluomini si incrociavano nel vicolo, l’unico modo per decidere chi dovesse cedere il passo era appellarsi al galateo… o, in casi estremi, sfidarsi a duello!
Attraversare A’ Rejecelle è un’esperienza unica: un tuffo nella storia più intima del borgo marinaro di Termoli, dove ogni pietra racconta una vicenda e ogni angolo conserva il fascino del passato.