ÈAbbazia di San Quintino è il più antico monumento di Spigno, che si fregia del vincolo speciale della Sovrintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Alessandria. Il 4 maggio 2021 è stato il 1030° anniversario della fondazione del monastero, gestito nei primi secoli dai monaci benedettini. L’atto, detto “Charta offersionis”, fu stipulato dai discendenti del leggendario Aleramo nel castello di Visone il 4 maggio 991.
In esso sono elencate le terre e i beni conferiti all’abbazia, che rappresentano un territorio molto vasto. I monaci seguivano la regola di San Benedetto “Ora et Labora”, unendo la vita religiosa e la preghiera al lavoro manuale. Con tale associazione il monastero divenne centro di emancipazione sociale, favorendo l’apprendimento, le coltivazioni e il commercio. Dopo alcuni secoli di decadenza e il periodo napoleonico, in cui fu occupata e depredata dalle truppe francesi (per inciso il 5 maggio 2021 ricorre il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte), fu nazionalizzata e venduta a privati.
Il monumento è tuttora privato e, purtroppo, non visitabile.