Borgo

Località

Informazioni

Località: Via alla Sacra, 14 - Sant'Ambrogio di Torino - Torino
Telefono: 011 939130
Sito: http://www.sacradisanmichele.com/

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Sacra di San Michele

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Sacra di San Michele

L’abbazia di San Michele della Chiusa venne fondata tra il 983 e il 987. È stata una delle più celebri abbazie benedettine dell’Italia settentrionale ed è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in Europa, posta lungo il cammino micaelico che da Mont St. Michel porta a San Michele del Gargano. La sua attuale imponente costruzione, iniziata attorno a una chiesetta tricora dedicata all’arcangelo Michele, venne edificata tra l’XI e il XIV secolo. Soggetta a una progressiva decadenza, nel 1622 vide la soppressione della vita monastica tra le sue mura. L’abbazia, adibita anche a fortilizio, fu danneggiata nel 1691 dalle truppe francesi di Catinat. Solo nel 1836 l’antico monastero riprese le proprie funzioni religiose, con l’arrivo della comunità dei padri Rosminiani che ancora oggi vi risiedono.

La Sacra di San Michele presenta elementi artistici e architettonici unici, quali il portale dello zodiaco e lo scalone dei morti (XII sec.) e, all’esterno, il sepolcro dei monaci, mentre l’interno della chiesa abbaziale è impreziosito dalle sculture romaniche nell’area absidale e da numerosi affreschi del XV-XVI sec.

Immagini sindoniche. Affresco dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
Il dipinto, di grandi dimensioni, è realizzato su una parete dell’aula della chiesa della Sacra di San Michele. Il pittore Secondo del Bosco di Poirino, forse aiutato da un suo allievo, ha utilizzato lo spazio a disposizione raffigurandovi tre diverse scene sviluppando il racconto in verticale. Partendo dall’alto si può leggere l’Assunzione della Beata Vergine Maria in cielo, la scena centrale raffigura Maria che dorme, la scena in basso rappresenta il momento della deposizione di Cristo nel sepolcro. Proprio in questa scena si vede anche il Sacro Lenzuolo che, dopo la resurrezione di Gesù, diverrà la Sindone nella tradizione cristiana. Il soggetto centrale anche qui è sempre Maria Vergine che, teneramente, accarezza il volto sofferente del figlio per l’ultima volta, prima che venga chiuso il sepolcro con le sue spoglie mortali. Il grande affresco colpisce per la vivacità, ancora sana e forte, dei colori utilizzati. Tutti i volti esprimono grande dolore e sofferenza. Singolare è notare che i volti dei tre soldati seduti ai piedi del sepolcro sono stati cancellati.

Monte Pirchiriano
Il monte Pirchiriano (962 m.s.l.m.), posto a sentinella della Valle di Susa, è celebre per ospitare, sulla propria vetta, una delle abbazie più famose d’Europa, nonché monumento simbolo del Piemonte: la Sacra di San Michele. Proprio a seguito della costruzione del monastero (nato tra il 983 e il 987 su un preesistente sito di romitaggio e sviluppatosi tra XI e XV secolo), il nome del monte fu mutato da Porcariano (monte dei porci) a Pirchiriano (monte del fuoco sacro).

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