Borgo

Località

Informazioni

Località: Via Nazario Sauro, 23 - Gerace - Reggio Calabria

Chiesa di San Francesco d’Assisi, Gerace

Chiesa di San Francesco d'Assisi

La chiesa di San Francesco d’Assisi di Gerace è considerata il più importante esempio di gotico calabrese. La chiesa, costruita nel 1252 sulle rovine di un preesistente edificio romanico, si presenta a navata unica e faceva parte di un antico convento, fondato nei primi anni del XIII sec. da Daniele, compagno di san Francesco, e del quale rimane solo il pozzo ed una parte del chiostro. Analogamente a quanto si è verificato per la cattedrale dell’antico borgo, l’importante edificio religioso nel corso dei secoli ha conosciuto periodi di grandezza e splendore alternati a epoche buie, di decadenza e distruzione. Con la venuta dei francesi nel 1806 i frati dell’attiguo convento, temendo la confisca dei beni, portarono via tutte le opere ed i beni in essa presenti, impoverendo e disperdendo così l’enorme e ricco patrimonio artistico della chiesa. Tra il 1806 e il 1897 la chiesa venne adibita a prigione e subì enormi danni. Con la chiusura del carcere, l’edificio rimasto vuoto e privato della sua funzione di luogo di culto, ospitò un mulino, un frantoio e abitazioni per uso civile.

La facciata principale, sulla quale si apre un imponente portale gotico ad arco acuto, con triplice archivolto decorato con motivi di ispirazione arabo-normanna, è inoltre arricchita da una monadatura, da diversi capitelli e da una svastica raffigurante il sole che, nella simbologia orientale, rappresenta l’eternità. L’interno della chiesa, pur presentandosi sobrio e disadorno, custodisce importanti elementi artistici ed architettonici quali l’altare maggiore seicentesco in marmi policromi intarsiati, l’arco trionfale del 1664, in stile barocco e decorato con intarsi in marmi poilicromi, opera del frate geracese Bonaventura Perna, e il sarcofago funebre del 1372 del guerriero Nicola Ruffo, opera eseguita da un discepolo dello scultore senese Tino da Camaino, sul quale vegliano santa Maria de Jesu affiancata ai lati da due angeli e i santi Pietro, Elena, Caterina e Paolo. Tra gli scarsi resti dell’antica cappella di Santa Maria de Jesu, attigua alla chiesa, rimangono un sarcofago romanico anepigrafo e alcuni resti di due colonne gotiche. Le lunghe opere di restauro hanno consentito di portare alla luce parti del monastero dei padri Conventuali e un’ala del chiostro.

Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati