Stintino

Perla del Mediterraneo, nella punta a nord-ovest della Sardegna, poco distante da Sassari: La Pelosa, sua spiaggia-simbolo, è una delle più belle d’Europa. La pesca è a fondamento della cucina locale, le cui principali specialità sono ricci ed altri frutti di mare, crostacei e la bottarga di tonno.

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Stintino, Spiaggia la Pelosa
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Porto di Stintino
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La Pelosa e Asinara
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Stintino
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Torre Aragonese nella spiaggia della Pelosa
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Panoramica del mare della Pelosa e della sua torre aragonese
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Stintino
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La Pelosa
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Cabina di legno in spiaggia
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Stintino
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Stintino
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Stintino

Il borgo marinaro di Stintino (Isthintini in sassarese, Istintinu in sardo) sull'ultimo lembo di terra sarda che dalla piana della Nurra si protende verso l'isola dell'Asinara, in Sardegna. Il litorale verso il mar di Sardegna viene chiamato "mare di fuori" ed alterna scogliere e cale di sabbia e sassi al termine di piccole valli, come Biggiu Marinu (ovvero "Bue marino", nome sardo della foca monaca), conosciuta anche come Valle della Luna, Coscia di Donna e Cala del Vapore.

L'origine del borgo di Stintino è dovuta alla decisione del Governo italiano di istituire il 22 giugno 1885 sull'isola dell'Asinara in località Cala Reale, il primo lazzaretto ad uso sanitario insieme una colonia penale in località Cala d'Oliva. In quel momento si contavano sull'isola 54 famiglie con circa 500 persone, la metà pastori di origine sarda e l'altra metà pescatori, sia camoglini che ponzesi; di questi i residenti a Cala d'Oliva erano pescatori originari di Camogli, che si erano trasferiti attratti dalle maggiori possibilità economiche e dalla presenza della Tonnara delle Saline; mentre gli abitanti di Fornelli e Cala Reale erano pastori ed agricoltori sardi. È possibile che entrambi i gruppi avessero già adottato il sassarese, andando ad accentuarne l'influenza ligure presente fin dalle origini. Solo 45 famiglie lasciarono l'Asinara per stabilirsi nella costruenda Stintino fondando la "Comunione dei 45", le altre raggiunsero altri lidi. Il piano regolatore divise ordinatamente una stretta penisola fra due bracci di mare (ora porto vecchio e porto nuovo/porto Mannu), che prese il nome di isthintìnu o sthintìnu, dal termine sassarese "intestino o budello", poi italianizzato in Stintino.

La pesca è a fondamento della cucina locale, le cui principali specialità sono ricci ed altri frutti di mare, crostacei e la bottarga di tonno. Tra i piatti la zuppa di patate e aragosta con pescato locale, il polpo in agliata, il polpo alla stintinese ovvero un'insalata di polpo con patate, aceto, prezzemolo e a volte cipolla, e fra i dolci la tumbarella.

Il porto di Stintino ospita ancora numerose barche a vela latina, che dopo l'avvento delle imbarcazioni a motore hanno trovato nuova linfa nel turismo diportivo e nelle regate veliche.

La principale attrattiva turistica è la spiaggia de La Pelosa, collocata nell'estremo lembo nord-occidentale della Sardegna, ed affacciata sul golfo dell'Asinara e sull'omonima isola, è contraddistinta da una sabbia bianca finissima e dal mare azzurro-turchese dal fondale molto basso. Immediatamente prospiciente ad una seconda più piccola spiaggia chiamata La Pelosetta si trova l'isolotto raggiungibile a piedi della torre aragonese, costruita del 1578 e chiamata Torre della Pelosa, e l'isola Piana, appartenente al comune di Porto Torres come l'isola maggiore, che ospita una torre spagnola alta 18 metri chiamata torre della Finanza, edificata nel XVI secolo e restaurata nel 1931. L'isola Piana veniva utilizzata in passato come pascolo grazie alla transumanza effettuata su barche da pesca; apparteneva alla famiglia dei Berlinguer e venne ceduta allo stato alla condizione che fosse conservata allo stato naturale. Altre spiagge della costa orientale sono quelle delle Saline, Il Gabbiano, L'Ancora, Ezzi Mannu, Pazzona e Punta Negra. A circa 3 km dall'abitato si trova lo stagno di Casaraccio, e a circa 15 km nel territorio di Sassari lo stagno di Pilo; entrambi rappresentano importanti riserve riproduttive per l'avifauna. In territorio di Stintino è presente inoltre lo stagno delle Saline.

Nel giugno 2016 è stato inaugurato il Museo della tonnara (MUT) che, con cimeli, testi e immagini, racconta la storia della tonnara di Stintino ma anche delle altre tonnare del Mediterraneo, oltre a presentare studi scientifici sulla tipologia di tonno pescato in questa zona, il thunnus thynnus.

Borgo di Stintino
Comune di Stintino
Provincia di Sassari
Regione Sardegna

Abitanti: 1.626
Altitudine centro: 9 m s.l.m.

Il Comune
Via Torre Falcone 8 - Tel. 079-523053

Accessibile ai disabili
Area di sosta camper
Borgo con torri
Borgo di mare
MUT Museo della Tonnara
Via Lepanto, 36 - Stintino - Sassari
Torre della Pelosa
Via Capo Falcone, 10 - Stintino - Sassari

IN AUTO

  • Da Sassari a Stintino: Dal porto seguire le indicazioni per Sassari, si guida prima su SS190, poi la SS597; dopo 90 km si entra SS131 (al Km 198) in direzione Sassari Porto Torres. Vicino a Porto Torres al Km 227 della SS131 svoltare a sinistra seguendo le indicazioni Stintino; è la SP34 (via Provinciale), che si dovrebbe seguire fino alla fine per 34 km; dopo 18 Km si raggiunge la frazione di Pozzo San Nicola; girare a destra per Stintino. La città è a 12 km di distanza.
  • Da Porto Torres a Stintino: Dal porto di Porto Torres si accede direttamente SP 34 al 4° km. Dopo circa 15 Km si raggiunge la frazione di Pozzo San Nicola; girare a destra per Stintino. La città è a 12 km di distanza.
  • Da Alghero a Stintino Prendere la SP 42 (strada dei due mari) in direzione di Porto Torres, e dopo circa 26 km si raggiunge il bivio per Stintino, SP34, dove si svolta a sinistra e dopo circa 12 km si attraversa l'incrocio Pozzo S. Nicola - Stintino. La città si trova a 12 km da qui.

IN AEREO

  • Aeroporto di Fertilia
  • Aeroporto Costa Smeralda

Fra le manifestazioni religiose, a maggio si svolge presso una piccola chiesa di campagna, la festa di sant'Isidoro in Ercoli, e l'8 settembre la Madonna della Difesa; il simulacro della patrona del paese è trasportato dalle barche dei pescatori della Confraternita in una processione a mare a ricordo della fondazione del 1885.

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