Già Virgilio parla del 'Miele Ibleo'. La lunga tradizione mielaia delle genti sortinesi succedutesi nelle varie generazioni ha portato alla produzione di mieli caratteristici, quali quello di timo, di eucalipto, di zagara oltre che all'onnipresente millefiori. Anche i dolci che si producevano (e si producono) nei giorni delle feste, sono a base di miele come i piretti (biscotti duri di farina e miele con una mandorla dentro), le sfingi o sfinci (piccole masse di pasta lievitata, poi fritte e condite con miele crudo) e i sanfurricchi (caramelle di miele cotto, lavorato per inglobare aria e indurito, successivamente tagliato in piccoli pezzi).
Altro prodotto di cui pochi individui conservano i segreti è un liquore di miele chiamato 'spiritu re fascitrari' (liquore dei mielai) prodotto per distillazione dell'acqua di risulta derivata dallo scioglimento della cera (che contiene molti residui zuccherini e di miele), successivamente fatta fermentare e distillata, se ne può utilizzare il prodotto anche "bianco", ma la tradizione lo fa preferire 'cunzatu' (condito) con miele cotto a fuoco lentissimo per varie ore.
Il Pizzolo (pizzòlu in siciliano) è un prodotto tipico della cucina siciliana, in particolare di quella sortinese, ma può gustarsi in tutte le pizzerie della Provincia di Siracusa o in apposite pizzolerie sparse in tutta la provincia ed in alcune città della Sicilia sudorientale. Consiste in una pizza tonda di circa 20 cm di diametro, superficialmente condita con olio, origano, pepe, parmigiano e sale, farcita con vari ingredienti, salati (in tal caso il ripieno sarà a base di salumi, verdure, formaggi, carne) o dolci (con ripieno di crema al pistacchio, crema cioccolato, ricotta e miele). Si tratta, comunque, di un piatto tipico della tradizione contadina di Sortino - che nella sua ricetta originaria consisteva di una focaccia farcita con verdure varie - commercializzato solo di recente
Altro prodotto tipicamente sortinese, ma raramente commercializzato, è la focaccia (o in sortinese 'nfigghiulata) ripiena di fichi e nipitedda (nepeta).