Pietrasanta, città natale del poeta e critico italiano Giosuè Carducci, è il capoluogo della Versilia ed è considerata la meta perfetta per gli amanti dell’arte, sia classica che contemporanea.
La vocazione artistica di Pietrasanta ha radici antichissime ed è strettamente collegata alla lavorazione del marmo e del bronzo, guadagnando così il soprannome di “Piccola Atene”, dovuta alla concentrazione di artisti che hanno deciso negli anni di stabilirsi nel borgo, tra i più noti Igor Mitoraj e Fernando Botero.
Ciò che affascina i turisti è l’elegante centro storico, ricco di gallerie d’arte, boutique, enoteche, raffinati ristoranti e con le abitazioni affacciate sulle sue vie con una pavimentazione che riporta i viaggiatori in epoche passate.
Nel centro si possono ammirare anche numerosi monumenti, tra i quali il Duomo di San Martino, in stile romanico-gotico e la Chiesa di Sant'Agostino, in stile romanico con il campanile annesso in stile barocco.
Passeggiando per Pietrasanta si possono apprezzare sculture e opere di pittura contemporanea, fra questi: il Guerriero di Fernando Botero, in Piazza Matteotti; il San Francesco di Harry Marinsky, di fronte alla Chiesa di San Francesco; il Pugilatore di Francesco Messina in via Garibaldi; il Centauro di Igor Mitoraj in Piazza Centauro.
Fra le pitture, all’interno della Chiesa di Sant’Antonio è possibile ammirare l’affresco di Fernando Botero con il Paradiso e l’Inferno.
Il borgo di Pietrasanta possiede anche una serie di cunicoli sotterranei, oltre ad opere difensive strategiche quali le mura di cinta ben visibile dalla piazza, raggiungibili grazie a un sentiero che termina alla Rocca di Sala, dalla quale si può ammirare la piana versiliese da Viareggio a Forte dei Marmi.
Diversi sono i personaggi famosi che legano il loro nome a Pietrasanta, in primis Giosuè Carducci, nato a Valdicastello (frazione di Pietrasanta). Il poeta trascorse la sua infanzia nel borgo dove ancora oggi è possibile visitare la sua casa natale. Premio Nobel per la letteratura nel 1906, ogni anno la città lo ricorda con il Premio Nazionale di Poesia a lui dedicato.
Anche il poeta Gabriele d’Annunzio, lo scultore polacco Igor Mitoraj, lo scultore colombiano Fernando Botero e molti altri hanno soggiornato a Pietrasanta, tra cui anche Michelangelo Buonarroti, il quale stipulò diversi contratti a Pietrasanta per i marmi che hanno dato vita ad alcune delle sue opere di maggior pregio.
Una volta visitata la bellezza del borgo non resta che godersi un po’ del suo mare. Marina di Pietrasanta, composta da quattro centri Fiumetto, Tonfano, Montrone e Focette, dista a pochi chilometri dal borgo e si allunga per circa cinque chilometri sulla stupenda costa tirrenica.
In tutta la Versilia, la terra si presenta ricca di sapori e con una forte tradizione culinaria. A Pietrasanta la cucina di terra e quella di mare si incontrano, con prodotti genuini locali cucinati all’insegna della creatività artistica e serviti in locali alla moda.
Giunti nel borgo non si può non assaggiare: la panzanella fritta, che non è altro che una pasta fritta in olio bollente; il pane “sciocco” (tipico toscano), il cui nome deriva dal fatto che non contiene sale, con una fetta di salame toscano o di lardo di Colonnata;
Il connubio dei sapori di mare e di terra lo si apprezza nella preparazione dei piatti tipici come quelli di farro e pescato del giorno, degli sparnocchi – cicale di mare – con fagioli e del risotto con seppie e bietole. Da non dimenticare i tordelli versiliesi, ravioli ripieni di carne fatti a mano e conditi con il ragù, il cacciucco alla versiliese, gli spaghetti con cannolicchi, le grigliate di pesce, i Matuffi, ovvero la polenta condita con sugo a base di salsiccia e funghi e i Topetti, che sono semplici gnocchi di patate. Tutti i piatti sono preparati con l’olio locale, infatti nel territorio sono numeri i piccoli frantoi.