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Oria

Il borgo di Oria si presenta come una fedele custode di antiche tradizioni. La sua gente, che vi accoglierà  con la sua cordialità affettuosa e che vi donerà una serenità che altrove, forse, il ritmo serrato del tempo travolge e non offre. Il paese si colloca sulle più elevate alture di un cordone collinare di antiche dune fossili nel nord del Salento, che le conferiscono una posizione dominante sulla circostante pianura salentina.

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Piazza Manfredi, Oria
borgodioria/flickr
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Oria, Torneo dei Rioni
Comune di Oria
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Oria, Scenni Cristu
Comune di Oria
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Oria, rappresentazione de 'La Passione di Cristo'
Comune di Oria
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Oria di sera
Francesco Massaro/flickr
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La Porta degli Ebrei di Oria illuminata
Ivano Cellammare/flickr
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Basilica Cattedrale Maria S.S. Assunta in Cielo, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Piazza Domenico Albanese, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Orfanotrofio Antoniano Femminile, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Palazzo del Sedile, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Corso Umberto I, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Porta Manfredi, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Piazza Manfredi, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Piazza Lama, Oria
Maurizio Masini/flickr
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Il Castello di Oria
Paris Orlando/flickr
Jewish entrance
Porta degli Ebrei, Oria
Quinn Daley/flickr

Oria è collocata sulle più elevate alture di un cordone collinare di antiche dune fossili nel nord del Salento, che le conferiscono una posizione dominante sulla circostante pianura salentina.

Secondo le indicazioni dello storico Erodoto la città venne fondata quando un gruppo di cretesi sarebbe stato sbattuto da una tempesta sulle coste ioniche e, sbarcato su queste terre, avrebbe fondato Hyria, intorno al 1400 a.C. Nel 265 a.C. la Città passò sotto la supremazia dei Romani e dopo la disfatta di Annibale, per la sua costante fedeltà a Roma, il Senato la dichiarò Municipio Romano e Città Confederata. Alla caduta dell’Impero Romano di Occidente seguì un periodo di instabilità politica, durante il quale fu soggetta, con alterne vicende, ai Greci, ai Goti, ai Longobardi, ai Bizantini. Divenne tra il IX e il X secolo una fiorente colonia ebraica. Nel 977 fu conquistata dai Normanni e successivamente dagli Svevi. Tra il 1225 e il 1233, l’Imperatore Federico II fece edificare un castello su elementi dell’acropoli normanna e provvide a consolidare le opere difensive della città. Successivamente alla dominazione sveva, Oria passò sotto al dominio degli Angioini e degli Spagnoli. Il feudo, divenuto Marchesato, fu venduto a San Carlo Borromeo e nel 1575 fu acquistato dagli Imperiali di Genova che lo tennero fino al 1789, passando poi sotto i Borboni. Nel 1860 Oria passò al Regno d’Italia.

Il luogo di culto che racconta al meglio la storia di Oria è la Basilica Cattedrale dedicata a Maria S.S. Assunta in Cielo. L’edificio richiama fortemente le forme della famosa Basilica di San Pietro, tanto da essere chiamata la piccola San Pietro. Le mura esterne sono in carparo, la cupola è rivestita con mattonelle policrome e la pianta è a croce latina a tre navate. All’interno si possono ammirare i pregiati marmi e stucchi, dipinti, candelabri e statue, tra le quali quelle dei Santi Medici di scuola veneziana e quella del protettore San Barsanofio di scuola napoletana. Attraverso una scala si accede poi alla Cripta delle Mummie dove, posizionate nelle nicchie, vi sono le mummie dei corpi dei componenti della confraternita locale.

Un altro simbolo della città è il Parco Montalbano, un parco storico di particolare pregio, situato a ridosso della parete orientale del Castello Normanno-Svevo. Al suo interno, siepi di bosso guidano i turisti tra vasche, laghetti e suggestivi angoli di verde. Mediante una serie di scalinate, si arriva ad un'incantevole passeggiata panoramica, che collega due torrioni dell’adiacente Castello, fatto costruire da Federico II. Nel cuore del centro storico troviamo Palazzo Martini, classico esempio di architettura barocca del XVIII secolo, che ospita un museo di materiale archeologico, con reperti relativi a contesti tombali e non.

Oria si presenta come una fedele custode di antiche tradizioni. E così, la città ama rivivere i momenti più significativi del passato, esaltandoli con la partecipazione di tutta la sua gente che conferisce ad essi un senso di genuinità difficilmente dimenticabile. In un intreccio di storia e leggenda, da 50 anni ogni sabato e domenica della seconda settimana di agosto, rende omaggio al “suo” Imperatore, con il “Corteo Storico di Federico II – Torneo dei Rioni”. La manifestazione trae origine dalla presenza di Federico II ad Oria, quando nell’anno 1225 soggiornò nel castello Svevo per attendere la promessa sposa Isabella di Brienna, Regina di Gerusalemme, che sposò nel Duomo di Brindisi. Il Corteo Storico coinvolge oltre mille figuranti in costume d’epoca che sfilano lungo le principali vie della città, fastosamente addobbate con i vessilli colorati dei quattro rioni: Castello, Judea, Lama e Santo Basilio. Il Torneo, invece, è una vera e propria sfida tra i rioni, con duelli che fanno rivivere i tornei di epoca medievale. Inoltre, nel corso dell’anno vengono proposti altri eventi come: la Passione di Cristo e i riti della Settimana Santa, oltre ad un ricco calendario di appuntamenti durante il periodo estivo e invernale.

Ma la città di Oria è soprattutto la sua gente, che vi accoglierà con la sua cordialità affettuosa e che vi donerà una serenità che altrove, forse, il ritmo serrato del tempo travolge e non offre.

Borgo di Oria
Comune di Oria
Provincia di Brindisi
Regione Puglia

Abitanti: 15.296
Altitudine centro: 154 m s.l.m.

Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano

Il Comune
Via Epitaffio - Tel. +39 0831 847958

Accessibile ai disabili
Area di sosta camper
Bandiera Arancione
Borgo con castello
Museo Archeologico di Oria e dei Messapi
Via Papatodero, 2 - Oria - Brindisi
Area Archeologica Piazza Lorch
Piazza Lorch - Oria - Brindisi
Area Archeologica Salvatore Pasculli
Via Italo Svevo - Oria - Brindisi
Parco Montalbano
Via Tommaso D'Oria, 12 - Oria - Brindisi

IN AUTO

  • Da Bari: Imboccare la superstrada per Lecce, uscire allo svincolo per Ostuni, attraversare Ostuni e poi Francavilla Fontana, dalla quale Oria dista poco meno di sei chilometri.
  • Da Brindisi: Imboccare la strada statale 7 per Taranto e uscire allo svincolo per Oria.

IN TRENO

  • Stazione Ferroviaria di Oria

IN AEREO

  • Aeroporto Brindisi
  • Mercato settimanale: ogni mercoledì, in centro;
  • Dal mese di Marzo, ogni Giovedì fino al Mercoledì Santo - Processione Scenni Cristu
    La statua di Gesù morto è distesa su una bara con baldacchino bianco, con pennacchi fioriti simbolo della rinascita, è portata a spalla dai confratelli dell’Arciconfraternita della Morte vestiti di nero. La discesa si ripete con frequenza settimanale fino al mercoledì Santo, quando la statua scende, per l’ultima volta, con i Misteri. Il numero dei giovedì non è fisso perché varia in base alla mobilità della festa di Pasqua: se questa viene “bassa” (cioè a marzo) o se viene “alta” (cioè ad aprile). La statua viene portata a spalla fino in Cattedrale. Dopo la celebrazione della messa, la stessa rimane esposta nella Chiesa fino al venerdì sera per il Canto delle Piaghe, per poi rientrare al Monastero delle Benedettine il sabato mattina. Con riferimento all’origine si sa per certo che, quando l’antica Cattedrale romanica fu demolita dopo il terremoto del 1743, gli arredi e i suppellettili furono depositati e conservati presso il Monastero delle Benedettine. Al termine dei lavori, la bara di Gesù Morto rimase in custodia presso le Benedettine. La necessità di esporre la statua durante le meditazioni del venerdì portò al trasferimento, nel pomeriggio precedente, dal Monastero di San Benedetto alla Cattedrale e questo diede origine alla “Scinnuta di Crustu”.
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