Situata sulle alture di un antico cordone di dune fossili, nel cuore del Salento settentrionale, Oria domina con fierezza la pianura pugliese circostante. Questo borgo millenario è uno scrigno di storia, leggende e tradizioni, dove ogni pietra sembra raccontare un’epoca diversa.
Una storia antichissima
Secondo Erodoto, la fondazione di Oria – l’antica Hyria – risalirebbe al 1400 a.C., quando un gruppo di Cretesi naufragò sulle coste ioniche e decise di insediarsi sulle colline oritane. La città crebbe in prestigio durante il periodo romano: nel 265 a.C. divenne Municipio Romano e fu insignita del titolo di “Città Confederata” per la sua lealtà all’Impero.
Nei secoli successivi, Oria visse fasi di dominazioni alterne: Goti, Bizantini, Longobardi, Greci e Normanni si contesero la città, che tra il IX e il X secolo ospitò una delle più importanti comunità ebraiche d’Italia. Fu poi sotto gli Svevi, e in particolare con l’Imperatore Federico II, che Oria conobbe uno dei suoi periodi d’oro: tra il 1225 e il 1233, fece erigere l’imponente Castello Svevo e potenziò le difese cittadine.
Nel tempo, il borgo passò agli Angioini, agli Spagnoli e poi alla famiglia genovese degli Imperiali, fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1860.
Monumenti e architetture
Cuore pulsante della spiritualità oritana è la Basilica Cattedrale di Maria SS. Assunta, detta anche "la piccola San Pietro", per il suo impianto maestoso e la cupola rivestita di mattonelle policrome. L’interno è un trionfo di stucchi, marmi e statue barocche. Da non perdere è la suggestiva Cripta delle Mummie, dove riposano i confratelli imbalsamati, vestiti con gli abiti cerimoniali.
Il Castello Svevo, con la sua pianta triangolare e i tre possenti torrioni, rappresenta uno dei simboli della città. Una passeggiata tra le mura offre viste mozzafiato sul borgo e sulle campagne. Accanto, si trova il Parco Montalbano, un giardino storico punteggiato da siepi, fontane e terrazze panoramiche.
Nel cuore del centro storico si trovano anche Palazzo Martini, oggi sede del Museo Archeologico, e altri edifici nobiliari come il Sedile, Palazzo Vescovile (che ospita il Museo Diocesano) e Palazzo Martini Carissimo, sede del Centro di Documentazione Messapica.
Eventi e tradizioni
Oria vive e rievoca la sua grande storia con passione. Il più celebre appuntamento è il Corteo Storico di Federico II e Torneo dei Rioni, che si tiene ogni anno ad agosto. Oltre mille figuranti in costume sfilano tra le vie della città, addobbate con gli stendardi dei quattro rioni: Castello, Judea, Lama e Santo Basilio. Il Torneo, una sfida cavalleresca tra i rioni, celebra l’arrivo dell’Imperatore nel 1225, in attesa di sposare Isabella di Brienne.
Nel corso dell’anno, la città propone anche i riti della Settimana Santa, la Passione di Cristo e numerosi eventi culturali e folkloristici, testimoniando una profonda vitalità identitaria.
Passeggiare tra storia e sapori
Entrare nel borgo attraverso Porta Taranto, detta anche Porta degli Ebrei, o Porta Manfredi significa compiere un viaggio nel tempo. Le vie medievali, i cortili in pietra, le piazze raccolte raccontano secoli di vita, incontri e culture. E dopo una passeggiata, non resta che lasciarsi tentare dalla cucina locale: orecchiette con le cime di rapa, ragù pugliese, gelati artigianali e vini del territorio sono solo alcune delle delizie da gustare.
I dintorni
A soli 30 chilometri, si aprono le acque turchesi della costa adriatica, con le spiagge di Torre Guaceto e Specchiolla, ideali per un’escursione naturalistica. Brindisi, con il suo porto e i resti romani, è un'altra meta vicina da non perdere.
Oria è molto più di una meta turistica: è una città che accoglie, che racconta, che emoziona. Con la sua storia millenaria, i panorami mozzafiato, le tradizioni vive e l’autenticità della sua gente, rappresenta uno dei borghi più affascinanti della Puglia.