Il nome del borgo di Cantalice deriva da Cata Ilex e fa riferimento a un leccio che secondo la tradizione nacque nella fenditura di una roccia sul retro della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Le prime notizie del paese risalgono all'anno 1081 e la sua importanza strategica fu confermata dal fatto che fu scelta come roccaforte da Rocca di Sotto, Rocca di Sopra e Rocchetta per difendersi dai nemici.
Dopo essere stata donata al re Carlo d'Angiò nel XIII secolo dal papa, per proteggerlo meglio dal popolo germanico e dagli svevi, Cantalice attraversò un periodo di dure lotte contro le città di Rieti e l'Aquila, contro le quali trionfò grazie all'aiuto degli Aragonesi. Il periodo di massimo splendore lo raggiunse durante il dominio di Margherita d'Austria nel 1571. Seguì poi il decadimento del borgo a causa della presenza del brigantaggio e delle lotte intestine tra le signorie del borgo.
Cosa vedere a Cantalice
Quando arriverai a Cantalice, ti ritroverai davanti a un borgo suddiviso in due parti: Cantalice Inferiore, la zona più moderna, e Cantalice Superiore, la parte più caratteristica che infatti racchiude il centro storico posto a 583 mt di altezza, vero tripudio di vicoli labirintici, case in pietra e fontanili.
Per raggiungere il cuore del borgo laziale devi salire i 350 scalini che portano a Cantalice Superiore, dominata dai resti del castello diroccato, di cui è visibile una cisterna, ma soprattutto dal Torrione del Cassero risalente all'XI secolo.
Queste vestigia ricordano il ruolo strategico di Cantalice, posta infatti proprio al confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio.
La Chiesa di San Felice è il cuore della cristianità nel paese ed è dedicata al patrono del borgo: risalente al '700 ed edificata in chiaro stile barocco, sorge sui resti della casa del santo. Al suo interno potrai ammirare un antico organo a canne e una splendida pala d'altare dedicata allo stesso San Felice.
Durante la salita lungo la scalinata rimarrai incantato della panorama con vista sulla piana di Rieti, dove puoi scorgere altri edifici di pregio quali il Palazzo Ramacogi con tanto di elegante loggiato, la Chiesa di Santa Maria del Popolo e la quattrocentesca Chiesa della Pace.
Poco distante da Cantalice potrai visitare, nel mezzo della natura e della quiete, il Santuario di San Felice all'Acqua: si narra sorga proprio sul luogo in cui il santo col suo bastone fece sgorgare una sorgente ancora oggi presente.
Uno dei periodi migliori per visitare Cantalice è il mese di maggio, poiché si svolge la festa patronale in onore di San Felice, dove sacro e pagano si mescolano tra sante messe, musica, folklore, distribuzione del pane benedetto e processioni in abiti medioevali da parte delle confraternite.
Escursioni nei dintorni di Cantalice
Anche la Sagra delle Strengozze è un'ottima occasione per visitare il borgo di Cantalice che si svolge generalmente l'ultimo weekend di agosto. Una festa dedicata alla gustosissima pasta fresca, le strengozze, comunemente conosciute come strozzapreti. La forma di questa leccornia ricorda proprio le "stringhe" che, secondo la leggenda, furono utilizzate dagli abitanti del paese in passato per strangolare i preti nel corso della lotta contro il Papato. Questa specialità le potrai gustare nel loro sughetto tipico a base di aglio, pomodoro fresco e presa, ossia una particolare erbetta che cresce solo in questo territorio e il cui sapore ti ricorderà molto la maggiorana.
Una volta visitata Cantalice, potrai dedicarti alla scoperta delle bellezze circostanti, tra le quali spicca la Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile: si tratta di una vasta area naturalistica ad appena 7km dal borgo, nata dove in epoca pliocenica sorgeva il Lago Velino, alimentato dai ghiacciai del vicino Terminillo e dalle sorgenti sotterranee.
Con le opere di bonifica effettuate dai romani nel 277 a.C. (note come Cavo Curiuano), il lago è praticamente scomparso. Al suo posto vi sono il Lago Lungo e il più grande Lago di Ripasottile. Raggiungendo questa splendida riserva naturale ti ritroverai immerso in un bucolico paesaggio lacustre, divenuto l'habitat naturale di alcune specie di uccelli grazie all'umidità derivante dalle sorgenti sotterranee.
Se vuoi osservare le specie ornitologiche presenti, avrai a disposizione una serie di postazioni per il birdwatching, dalle quali con un po' di fortuna potrai osservare l'albanella minore, il falco pescatore, il falco della palude, il pendolino, l'usignolo di mare e perfino il leggiadro fenicottero rosa.
Non lontano dal cuore della riserva sorgono una serie di monasteri francescani: Santa Maria della Foresta, di Greccio, di Fonte Colombo e di San Giacomo. Percorrendo il Cammino di San Francesco potrai visitare questi eremi, senza contare che avrai la possibilità di ammirare il Faggio di San Francesco di Rivodutri, sotto le cui arcuate fronde si rifugiò il santo di Assisi.