Aidone

Situato in uno dei comprensori culturali e naturalistici più interessanti di tutta la Sicilia, nel territorio circostante si trovano l’importante sito siculo-greco-ellenistico di Morgantina, il Castello di Pietratagliata di epoca normanna, e, a pochi chilometri, la Villa Romana di Piazza Armerina, sito Unesco.

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Aidone e l'Etna
Erminio Gattuso
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Aidone, Museo Archeologico
Fine Art Produzioni
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Aidone
Roman Babakin/shutterstock
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Aidone, borgata San Giacomo
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Aidone
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Aidone, Chiesa di San Leone
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Aidone, Castello di Pietratagliata
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Aidone

Il borgo di Aidone si trova in uno dei comprensori culturali e naturalistici più interessanti di tutta la Sicilia. Nel suo territorio si trovano l'importante sito siculo-greco-ellenistico di Morgantina, il Castello di Pietratagliata di epoca normanna, e, a pochi chilometri, la Villa Romana di Piazza Armerina, sito Unesco. Il territorio è ricchissimo di boschi naturali e artificiali che occupano la parte nord occidentale, e di notevoli siti di rilevanza naturalistica: con Piazza Armerina ed Enna condivide il Parco della Ronza e al confine con la provincia di Catania si trova il lago di Ogliastro, un'area umida di interesse naturalistico.

Nell'antichità la sua etimologia si faceva risalire immaginativamente ad Aidoneus, un appellativo del dio Ade-Plutone, che, dopo aver rapito Persefone presso il lago di Pergusa, avrebbe sostato sul colle di Aidone. La leggenda diede origine alla vasta diffusione del culto di Demetra e Persefone in tutta la Sicilia centrale. Altra ipotesi significativa è l'origine dal termine arabo Ayn dun, nel significato di "sorgente superiore", etimo che sarebbe giustificato dalla notevole presenza di sorgenti di acqua in tutto il territorio.

Ad Aidone, come a Piazza Armerina, Nicosia, San Fratello, Sperlinga, si parla un dialetto che da sempre è suonato estraneo all'orecchio dei siciliani: una parlata peculiare di origine lombarda, che affonda le sue radici nella conquista normanna della Sicilia. Nel tempo questi dialetti sono stati definiti lombardo-siculi, gallo-romanzi, gallo-siculi e infine galloitalici di Sicilia per distinguerli dai galloitalici settentrionali. In Aidone, in modo particolare, già dagli inizi del secolo scorso il galloitalico è stato visto come un elemento di inferiorità perché in effetti rendeva difficoltosi i rapporti con i paesi vicini; già da allora il vernacolo conviveva con una forma sicilianizzata, che pian piano ha sopraffatto la forma antica; gli aidonesi sono stati bilingui per necessità e poi trilingui con l'affermarsi dell'italiano. Oggi sono rimasti pochissimi parlanti ed è nata l'esigenza di conoscerlo.

Il borgo è ricco di notevoli punti di interesse, quali il Castellaccio, di cui sono rimasti solo i ruderi ma dal quale si gode ancora di uno splendido panorama; la Torre Adelasia e la Chiesa di Santa Maria La Cava; la Chiesa madre di San Lorenzo e il Museo Archeologico. Quest'ultimo custodisce i reperti ritrovati nella vicina e importantissima di Morgantina, antica città greca, uno dei siti archeologici più interessanti dell'entroterra siciliano.

Borgo di Aidone
Comune di Aidone

Provincia di Enna
Regione Sicilia

Abitanti: 4.852
Altitudine centro: 800 m s.l.m.

Aree naturali protette:
Parco Minerario Floristella Grottacalda
Riserva naturale Rossomanno Grottascura Bellia

Il Comune
Piazza Umberto I - Tel. +39 0935 600511

Borgo con castello
Borgo con parco
Borgo di lago
Borgo in montagna
Torre Adelasia e Santa Maria La Cava
Corso Camillo Benso Conte di Cavour, 2 - Aidone - Enna
Chiesa Madre di San Lorenzo
Via Roma, 223 - Aidone - Enna
Chiesa di San Domenico
Via Roma, 109 - Aidone - Enna
Chiesa-di-Sant-Anna
Piazza Sant'Anna, 16-18 - Aidone - Enna
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Piazza Umberto I, 19 - Aidone - Enna
Morgantina
Strada Statale 288 - Aidone - Enna
Castellaccio
Via Roma - Aidone - Enna
Castello di Pietratagliata
Strada Provinciale 67 - Aidone - Enna
Museo Archeologico di Aidone
Largo Truppia, 31 - Aidone - Enna

IN AUTO

  • Percorrendo l'autostrada le uscite più vicine al centro di Aidone sono:
    - Uscita Agira (A19 Palermo-Catania)
    - Uscita Mulinello (A19 Palermo-Catania)

IN TRENO

  • Stazione di Caltanissetta
  • Stazione di Catania

IN AEREO

  • Aeroporto di Catania
  • Carnevale - la ricca tradizione del carnevale di Aidone rimangono solo i festini, feste da ballo private che sconosciuti, non invitato, sono ammessi per il più vestiti in maschera. Inserito il grido Gghj' n-è f'stingh? (c'è una festa?), hanno il diritto di ricevere due danze di loro scelta. In genere si sceglie di ballare una scotz, danza tipica aidonese ballabile in coppie o in gruppi. La maschera tipica del carnevale aidonese è ù c'ddazz, uccellaccio, la cui unica funzione è di essere irriconoscibile sia nell'aspetto che la voce. La tradizione risale ai festini a 1300, quando gli agricoltori per essere in grado di entrare nelle case di "maestri", ha avuto l'opportunità unica per creare una situazione di risate trasfigurando la sua immagine e guadagnando così un po' di vino. La consueta prevede che il "maschera di testa" chiedi "master" due danze e rimuovere la maschera per essere riconosciuti e hanno assegnato un bicchiere di vino.

  • Settimana Santa e giunta d'Pasqua. Domenica delle Palme - La Settimana Santa di Aidone si apre con la Festa delle Palme. La processione delle confraternite, che avvolge la mattina per le strade del paese è caratterizzato dalla presenza di santoni, i simulacri dei dodici apostoli, con grandi teste di cartapesta, che raggiungono quasi 3 metri di altezza. Il "gabbie", nella quale vengono introdotti i portatori (santar'), sono rivestite con tuniche dai colori vivaci; ciascun santo è identificato da uno o più oggetti simbolo; gli apostoli sono raffigurati sul modello delle statue che coronano la facciata della Basilica di San Pietro in Vaticano. La processione passa attraverso tutte le strade principali del paese e si conclude davanti alla porta chiusa della Chiesa Madre di San Lorenzo dove si celebra un rito molto antico e suggestivo. Il precetto - nella prima parte della settimana il paese è attraversato dalle confraternite che andare in processione fino a raggiungere la chiesa dove avverrà la solennità di Pasqua, e di accompagnare con la banda musicale ma anche con le caratteristiche lamentazioni. Mercoledì Santo. U signur' a mucciun - Mercoledì sera ha avuto luogo uno dei riti più controversi e amati da aidonesi: Il Signore nascosto o rubato. I confratelli staccato dalla chiesa dell'Annunziata la statua del Cristo che è avvolto in un sudario e su una scala in legno, fu portato in processione alla chiesa Madre; qui durante la tarda sera affluiva tutta la popolazione a rendergli omaggio... L'ambiguità di adorazione del Cristo morto apparentemente ha decretato da pochi anni la sospensione della processione. Giovedì Santo. Sepulcr - la sera del Giovedì Santo e la mattina del venerdì i componenti delle varie confraternite visitare varie chiese in cui è stato preparato il sepolcro, l altare della deposizione o meglio del Sacramento, adornata con grano germogliato al buio, piante e pane. Le processioni sono accompagnate dalla banda musicale, la sera i confratelli di portare le torce, ma ciò che più caratterizza le processioni nel corso della settimana è la esecuzione di lamenti, è il brano di quaranta ore di preghiera, Lamentazioni per la morte di Gesù, di origine medievale, in cui ogni "oggi" è contrassegnato da un punto principale che inizia la canzone in scala ascendente ed è accompagnata da secondo le voci in scala.&Nbsp;Santo venerdì. Scisa a Cruci - dopo il tramonto nella chiesa madre si svolge un rito molto suggestivo: scisa a Cruci (la deposizione dalla Croce). Dopo una lunga preparazione fatta di letture e preghiere prima di Cristo inchiodato alla croce, raggiungere i membri della confraternita della Beata Maria Annunziata, incappucciati e vestiti di bianco, che portano una bara di cristallo ornati di fiori. Con il sacerdote celebrante schiodano dalla croce la statua del Crocifisso e i laici nell'urna, che viene portata in processione per una buona parte della notte. La processione si sono aggiunte, nel tempo, le ragazze che portano la statua della Madonna Addolorata e altre che rappresentano le pie donne. La silenziosa processione si snoda attraverso le strade di Aidone, anche i più impervi, accompagnato dai lamenti dei confratelli che recitano le quaranta ore di preghiera alternati con il funerale della musica della banda musicale. Giunta d'Pasqua - sulla pasqua della giornata, in piazza Cordova ha luogo la giunta, la riunione. Ha luogo in piazza Cordova con la partecipazione di tutti i santoni e un gran numero di confratelli appartenenti a tutte le confraternite. San Pietro è portato in giro per le strade della città in cerca di Gesù mentre altri santoni, divisi in due gruppi, commutare correre e saltare tra la statua della Madonna con il velo nero, situato nei pressi della chiesa di Santa Maria e la statua del Cristo risorto, nascosto dalla vista in una strada secondaria: mostra l'incredibile notizia della scomparsa di Gesù dalla tomba dell'apparizione a donne e infine della risurrezione. A mezzogiorno i due gruppi, raggiunti da San Pietro, accompagnano le due statue verso il centro della piazza dove l incontro tra la madre, che viene strappato il velo nero e suo Figlio risorto. Le campane suonano a festa e i santoni sono fatti rimbalzare da vettori in segno di gioia, tutti quindi, accompagnato dalla banda che ora suona il canto gioioso, partecipano alla processione e accompagnare le loro chiese i simulacri.

  • rievocazione storica della battitura (U Battment) - ogni dieci anni, nei giorni immediatamente precedenti la festa di San Lorenzo (8 e 9 Agosto) si è svolta la rievocazione storica di un episodio risalente al periodo della conquista normanna. La tradizione risale al XVII secolo e se egli testimonianza fino al 1890. Il torneo in costume rievocava una battaglia tra cavalieri cristiani e Saraceni, a cui avrebbero partecipato due contingenti Lombardi dell'esercito di Ruggero d'Altavilla. La battaglia sarebbe alla cosiddetta "fase di ebrei" (l'attuale contrada Ciappino), sulla strada che conduce a Piazza Armerina. Nella storia del torneo in costume, chiamato il beat, una squadra di cavalieri cristiani, avviato dalla città e una squadra di cavalieri Saraceni provenienti dalla parte opposta, si scontrarono in due distinti assalti. Dopo il primo assalto incerto il risultato, i cavalieri cristiani si ritiravano in tende a pregare e digiunare mentre i Saraceni gozzovigliavano; nel secondo assalto dei saraceni erano chiaramente sconfitti e presi prigionieri. Tutto è terminato con una pacificazione generale per cui i cristiani e i saraceni si è conclusa con la abbracciarsi e spostati insieme in un'unica processione in corrispondenza di un tempo di Aidone, dove avrebbero seguito la processione della Madonna delle Grazie. Da qualche anno in agosto è ripresa questa tradizione che sia in grado di arricchire sempre più apparire e significati; con una festa medievale in cui è presente la contessa Adelasia, nipote del GranConte Ruggero, con il marito Rinaldo d'Avenel e il corteo storico dei cavalieri, armigeri, Fanti, giocolieri, storyteller, damigelle e schiave. Recentemente è stata inserita la Historia dei Normanni è da Goffredo Malaterra e da Fra' Simone da Lentini che viene recitato da un narratore e un giovane aidonese scelta tra 20 candidato (5 per ogni distretto storico) riproduce la parte della contessa Adelasia, il magnifico benefattrice che ha effettuato numerosi mulini sul fiume Gornalunga (Albos) e fece costruire la Chiesa di Santa Maria del plano nel 1134 d.C. A volte in occasione della festa della Madonna delle Grazie (2 luglio), si svolge anche la sfilata di un corteo storico che evoca l'arrivo di Adelasia al Castello, accompagnato da gonfaloni di quattro quartieri storici (San Leone II papa, San Giacomo, San Giovanni (corrente Sant'Anna) e Santa Maria Lo Plano.
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Eventi

Da: 1 Maggio 2025
A: 1 Maggio 2025

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