Con la fine delle vacanze estive si pensa già al prossimo week-end da trascorrere lontano dalle città e dalla stressante quotidianità: chi cerca un luogo dove ricaricare le pile immersi nella natura può scegliere Sottoguda, sita nel cuore della Val Pettorina e ai piedi del gruppo dolomitico della Marmolada.
Sottoguda sorge a un’altezza di 1250 m ed è stato dichiarato uno dei borghi più belli d’Italia, di fatto l’ultimo avamposto verso i ghiacciai della Marmolada, con solo la Malga Ciapèla a frapporsi tra i due.
Cosa vedere a Sottoguda
Sottoguda è una delle frazioni di Rocca Pietore, che ha un passato da insediamento longobardo prima di passare sotto il dominio della Contea del Tirolo, di Bressanone e di Belluno fino a diventare per un periodo anche un’autonoma Magnifica Comunità della Rocca.
Il tratto caratteristico del borgo è senza dubbio l’archiettura gotica alpina dei caseggiati, spettacolari da osservare per come sono decorati, ma soprattutto la presenza dei Tabièi, ovvero fienili memoria del popolo ladino che in passato abitava queste terre. Si tratta di fienili realizzati con un ingegnoso incastro di pezzi di legno, usati anche per il ricovero degli animali e come magazzini.
Lungo la strada che da Sottoguda porta a Palue poi si possono incontrare una serie di botteghe artigianali che espongono i loro splendidi manufatti in legno e in ferro battuto. Molto spesso è possibile vedere gli artigiani all’opera intenti nel battere il ferro nella fucina o nel decorare con pazienza certosina i gioielli intagliati nel legno. A proposito di antichi mestieri e sapori genuini, d’estate è possibile visitare Sabeda ite vila – Il sabato del villaggio: un mercato contadino ricco di prodotti del territorio.
La pittoresca chiesa di Sottoguda è dedicata ai santi Rocco, Fabiano e Sebastiano: risale al 1486 e il suo cinquecentesco campanile domina tutto il borgo.
Altrettanto bella è la Chiesa di Rocca Pietore, nella vicina località di Capoluogo: all’interno è possibile ammirare un bellissimo esempio di Flügelaltar tipico della Baviera e del Tirolo, opera realizzata da Ruprecht Potsch nel 1517.
Chiunque decida di visitare Sottoguda nel corso del periodo dell’Avvento potrà partecipare alla suggestiva festa Nadèl ignanter i Tabièi durante la quale il borgo si veste a festa tra addobbi e luci che regalano un atmosfera magica e i mercatini di Natale riscaldano il cuore degli ospiti.
Dalla Malga Ciapèla si può poi raggiungere il Museo della Grande Guerra sito a ben 3000 m di altezza e costruito proprio vicino a quelle postazioni dalle quali gli austroungarici e gli italiani si davano battaglia: i percorsi multimediali e interattivi trasportano i visitatori ai tempi della Grande Guerra, facendo rivivere gli orrori di quel terribile conflitto.
Cosa fare a Sottoguda
Il territorio di Sottoguda è paesaggisticamente spettacolare: si passa infatti dalla Val Pettorina alla vetta del Monte Penna, la cima dolomitica più alta, fino al Lago di Alleghe nelle cui acque color smeraldo si specchia la Marmolada e il Monte Civetta.
A completare la visita del Borgo, fra le sue viuzze strette, ma ricche di scorci autentici, c’è la possibilità di percorrere a piedi il sentiero tematico “La Via della Meditazione“, un anello di 2 km circa all’interno della faggeta, La Faièr, realizzato dagli abitanti del borgo, con alcune frasi dedicate alla montagna.
In alternativa si possono raggiungere la panoramica Punta Rocca in funivia da Malga Ciapèla oppure la Valle di Franzei, una meravigliosa ed incontaminata valle raggiungibile con una comoda strada sterrata, che per gli ultimi km diventa sentiero, immersa nel verde degli alberi. Un luogo solitario, autentico, circondato da boschi silenziosi e dalle Cime D’Auta.
Sottoguda d’inverno – © Matteo Nesello
A poco più di 1 km a Sottoguida c’è la meraviglia naturalistica della Gola dei Serrai: si tratta di un canyon lungo 2km, formatosi a causa di un antichissimo evento sismico e dell’opera erosiva del torrente Pettorino, il cui corso costeggia gran parte del sentiero che attraversa la gola. Attraversare questo canyon significa camminare tra pareti rocciose alte fino a 400 m, tanto che sembrano richiudersi sopra la testa degli escursionisti.
Il sentiero era utilizzato per portare le greggi di mucche e capre verso i pascoli d’altura: oggi è amato non solo dagli escursionisti ma anche dagli appassionati dell’Ice Climbing, che scalano quelle cascate che, se in estate scorrono accarezzando le alte pareti rocciose, in inverno si ghiacciano diventando simili a cattedrali di ghiaccio.
La Gola dei Serrai di Sottoguda, punteggiata qua e la da decine di ponticelli che solcano il torrente Pettorina, regala punti assai suggestivi dove soffermarsi come la Statua della Madonna dei Serrai in una nicchia rocciosa e la Chiesetta di Sant’Antonio da Padova. Oggi i Serrai di Sottoguda sono momentaneamente chiusi a seguito dei danni provocati dalla tempesta vaia di ottobre 2018.
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