Tempo di Passione, tempo di Settimana Santa in Puglia. La regione, come tutto il Sud, si caratterizza per riti antichi, ancestrali, perfettamente inseriti nel clima austero dei momenti legati alla morte di Cristo.
Santuario di San Matteo evangelista (anno 1000 c.a) – Foto San Marco in Lamis (Facebook)
Siamo a San Marco in Lamis, interno foggiano del Gargano, terra di lavoro e pastorizia, oggi in crescita con non poche difficoltà. Ma terra anche volitiva, che crede nella bellezza e nella cultura come strumenti di riscatto. Terra anche di devozioni, come quella che si ospita nel santuario di Santa Maria di Stignano. Per non parlare del famoso convento francescano di San Matteo, storico ricovero per le genti abruzzesi e molisane in pellegrinaggio verso la grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo. Ma veniamo a cosa accade durante la Settimana Santa.
Foto di Roberto D’Agostino
Ecco le cosiddette “fracchie” di San Marco, centinaia di fuochi che la notte del Venerdì Santo, già dal XVIII secolo, si accendono nelle strade del paese. Si tratta di grandi torce di legno che accompagnano la Madonna Addolorata e al contempo illuminano, con grande suggestione, le stradine del borgo. Davvero uno dei riti più noti in questi giorni, non solo al Sud ma anche in tutta l’Italia.
Tra ‘700 e ‘800 il culto all’Addolorata crebbe sempre più e così anche la confraternita dedicata si organizzò con maggior forza. Dapprima piccole, le torce sono poi cresciute fino all’attuale dimensione. Alla processione dell’Addolorata sono attestate dal 1824. Sono state pensate per offrire luce ai fedeli che dalla chiesetta costruita in onore della Vergine giungevano in città. Poi è arrivata l’illuminazione ma il culto non si è mosso e così la tradizione continua.
Sono nate le fracchie su ruota, in dimensioni notevoli ma regolamentate dopo qualche problema di ordine e sicurezza nei primi decenni del XX secolo. Il paese, in cui altamente consigliato è un giro nel quartiere storico originario detto La Padula, prepara con grande partecipazione l’evento. Associazioni culturali, amministrazione e chiesa locale: un insieme di fede e amore comunitario. Quest’anno, all’edificio Balilla, sarà allestita una mostra storica sulle fracchie, con la presenza artistica dei Madonnari dell’Accademia napoletana. Importante sarà anche il contributo del comitato della Via Crucis Vivente di San Marco, con personaggi in abiti d’epoca.
La cittadina foggiana merita una di quelle visite capaci di penetrare la realtà culturale e storica di un luogo. L’occasione che si presenta in questi particolari giorni dell’anno è decisamente delle migliori.
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