E’ nello straordinario scenario della val di Fassa, tra le principali valli dolomitiche, che è situato il delizioso borgo di Moena.
Conosciuta come la “Fata delle Dolomiti”, Moena è circondata da alcuni fra i più scenografici gruppi montuosi della regione tra cui la Valaccia ed il Latemar.
Allo scenario naturale nel quale è immerso l’abitato si contrappone un interessante centro storico nel quale si alternano edifici di particolare valore storico tra cui “Ciasa Ramon”, situata nell’omonima piazza, eretta nel Seicento su uno stabile trecentesco. Sulla stessa piazza s’affaccia anche quello che un tempo era l’albergo Alpino, con a fianco il “Tabià Janac”, il fienile; sul lato opposto della piazza c’è il “Tabià Bander”, altro caratteristico fienile del centro storico.
Poi “Ciasa Cioto” e l’affrescata “Ciasa Chiochet” affrescata nel 1658.
E’ invece la via dedicata all’ufficiale ingegnere austriaco Riccardo Lowy, la principale arteria del paese, sulla quale s’affacciano alcuni tra i suoi principali alberghi.
Patrimonio architettonico di Moena che propone anche la bella chiesa arcipretale di San Vigilio, sovrastante l’abitato, consacrata nel 1164 per essere poi risistemata in stile gotico nel 1533. L’aspetto attuale risale al 1929, quando furono comunque conservate la parte gotica e la primitiva abside. Dall’interno a tre navate propone il presbiterio affrescato in stile liberty.
Vicina alla chiesa di San Vigilio sorge quella di San Volfango, considerato il più antico tempio di Moena, che custodisce affreschi del XV secolo ed un bellissimo soffitto barocco in legno.
E’ invece risalente al 1898 il forte Someda, fortificazione militare austro-ungarica situata nella frazione di Someda.
Terra di sentieri e spettacolari scenari montani, Moena è meta turistica estiva ed invernale, ma anche piccola capitale dell’enogastronomia, che celebra con importanti rassegne sui sapori della valle, tra cui “A tavola con la fata delle Dolomiti” nella stagione invernale, e “Sapori d’autunno” a settembre, dove svariati sono i piatti tipici proposti, e dove spesso il protagonista è il celebre formaggio locale, il famoso “Puzzone di Moena DOP”, che deve il suo nome al suo caratteristico odore che molti tendono a definire puzza.
Prodotto nelle valli di Fassa e di Fiemme, il Puzzone è un formaggio riconoscibile per la crosta umida, ricoperta da una patina untuosa. Ottenuto da latte crudo di bovine di razza bruna o grigio alpina, viene stagionato per un minimo di novanta giorni fino ad un massimo di otto o dieci mesi.
Di pasta morbida e dal colore paglierino chiaro, con occhiatura sparsa, si presenta in forme che vanno dai 9 ai 12 chili.
Formaggio da tavola o da degustazione ben si abbina a vini rossi particolarmente corposi. Viene servito sulle tavole della val di Fassa con la polenta, con cipolle e patate.
Se più stagionato è ottimo per insaporire gli gnocchi, gli strudel salati e gli arrosti.
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