Il Parco naturale del Po piemontese è l’asse portante delle Aree protette del Po piemontese, un nastro verde azzurro lungo 200 chilometri che si estende da Casalgrasso, in provincia di Cuneo, fino ai confini con la Lombardia e coinvolge il territorio di 53 comuni, in 4 province. Include 3 Parchi naturali, 5 Riserve naturali e 24 siti inseriti nella Rete europea Natura 2000.

Un complesso sistema di aree protette, esteso corridoio ecologico a vantaggio della biodiversità e in sostanza dell’esistenza di tutti gli esseri viventi, che accompagna il Po nella sua discesa a valle, attraverso grandi centri urbani come Carmagnola, Moncalieri, Torino, Chivasso, Casale Monferrato, Valenza e una collana di piccoli paesi.

Ponte sul Po di Crescentino
Ponte sul Po di Crescentino

Si tratta di aree verdi che si inseriscono nella trama urbana ma anche ampi tratti di natura libera, slegata dai contesti cittadini, insiemi di praterie con alberi, siepi campestri, boschetti e zone umide di vario genere, risaie, campi coltivati, piantagioni di arboricoltura da legno, aree naturali o rinaturalizzate come il bosco del Gerbasso a Carmagnola o ancora cave dismesse e recuperate per aprirsi alla fruizione pubblica. Tra i tanti, questo territorio multiforme include ambiti come Le Vallere a Moncalieri, un parco cittadino con caratteristiche naturali che lo rendono un’unicità e il sito Natura 2000 del Meisino, situato all’interno del perimetro urbano della città di Torino e per questo particolarmente prezioso. Merita senz’altro una visita il Bosco della Partecipanza di Trino, una foresta giunta fino ai nostri giorni grazie alle regole di gestione dei tagli rispettate sin dal 1275, quando venne assegnata in comune proprietà, la “partecipanza” appunto, ai cittadini di Trino.

Parco delle Vallere a Moncalieri
Parco delle Vallere a Moncalieri

Questo mosaico di ambienti fa parte della “Foresta Condivisa del Po piemontese”, iniziativa che riprende e consolida gli interventi di riqualificazione ambientale avviati negli ultimi 30 anni lungo la fascia fluviale del Po piemontese e nelle aree circostanti e che chiunque può contribuire a realizzare aderendo al progetto.

Alla Natura si fonde una grande ricchezza di testimonianze artistiche e architettoniche, romaniche, gotiche, medievali, chiese, abbazie, ricetti, castelli e borghi. Il periodo sei-settecentesco è sontuoso e spettacolare, un’epoca in cui i castelli vennero trasformati in sontuose residenze nobiliari o in fortezze quasi inespugnabili e le chiesette romaniche di campagna sostituite da sinuose strutture barocche.
Risalgono all’Ottocento le monumentali opere di presa e canalizzazione idraulica a scopi irrigui che hanno trasformato e caratterizzato tutto il territorio del chivassese e del Basso Vercellese, soprattutto a Chivasso, Saluggia, Trino e Villareggia.
Le Residenze Reali Sabaude costituiscono una specificità assoluta: i castelli di Moncalieri, di Racconigi e del Valentino, i Palazzi Reale e Madama e la Villa della Regina a Torino, il complesso della Mandria di Chivasso e la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Nichelino sono parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Ricade nelle Aree protette del Po Torinese anche l’area della Basilica di Superga con i suoi bei boschi.

Castello del Valentino
Castello del Valentino – Ph. Abdujaparov/flickr

Espressione di bellezza, la porzione torinese delle Aree protette del Po piemontese è inserita nella Riserva della Biosfera Unesco Collina Po.

Sull’intero territorio si sviluppa anche una fitta rete di itinerari turistici e di percorsi escursionistici, per piacevoli momenti distensivi, a piedi, a cavallo, in canoa. Le sponde del Po sono anche percorribili seguendo l’itinerario VENTO, che segue il Po da Venezia a Torino, o, scendendo di scala, seguendo i percorsi che partono dalle oltre 20 aree attrezzate dotate di parcheggio, tavoli e panche. La Collina di Torino invece è servita da sentieri pedonali o a percorrenza mista. Particolarmente gradevoli e fruiti i lungo Po cittadini di Torino e Casale Monferrato.

Fiume Po

In particolare, l’Ente di gestione delle Aree protette propone un’ampia gamma di servizi e di attività naturalistiche dedicate al pubblico, a grandi e piccini, ospitati anche dai suoi sette centri visita: il Centro di educazione ambientale di Cascina Ressia a Crescentino, il Centro di interpretazione del paesaggio del Po a Frassineto Po, il Centro studi per le aree umide di Fontanetto Po, Cascina Belvedere a Frascarolo, il Mulino Comunale di Bosco Marengo, la Grangia di Pobietto a Morano sul Po e Cascina Le Vallere a Moncalieri. Cascina Le Vallere è anche sede di eventi, concerti, fiere, feste, attività sportive di sensibilizzazione alla cultura ambientale. Le guide naturalistiche delle Aree protette del Po piemontese, professionisti dell’ambiente, sono un punto di riferimento per le attività specialistiche e le visite nella natura.