Quando pensiamo alla Sicilia il nostro pensiero vola verso panorami mozzafiato di ogni genere: collinari, montani e marittimi. Questo territorio si distingue nell’eccellenza da molti punti di vista: naturale, culturale ed enogastronomico. Esistono poi territori siculi nei quali queste categorie sembrano convergere come nel caso del Parco dei Nebrodi, vicino al borgo di San Marco D’Alunzio.
Pensando ai Nebrodi. Il pensiero di molti di voi probabilmente andrà ad una delle materie prime del territorio più apprezzate: la carne del suino nero selvaggio dei Nebrodi, e a ragione: questa carne rappresenta senza dubbio una delle molte ragioni di orgoglio dell’Isola. Tuttavia, il territorio del parco dei Nebrodi riserva moltissime sorprese, e le ragioni per visitarlo sono svariate. Scopriamole assieme!
Natura incontrastata. Laghi, montagne, cascate che non dimenticherete
Se il vostro obiettivo è quello di trascorrere del tempo di qualità in mezzo alla natura, certamente nel Parco dei Nebrodi non rimarrete delusi. Per i più sportivi sono segnalati molti sentieri stagionali, contrassegnati con il tempo di percorrenza e il grado di preparazione necessario alla camminata.
Non possiamo non consigliarvi di visitare Le Rocche del Crasto: formazioni dolomitiche di era mesozoica, sono visibili dagli abitati di Alcara Li Fusi, Longi e Beato Marco D’Alunzio. Tra queste, spicca la Rocca Traora, meta preferita dai turisti per la sua importanza faunistica: qui si trova infatti un punto di avvistamento privilegiato del Grifone, rapace da tempo reintrodotto con successo in queste zone.
Patrimonio culturale e tradizione
Questo territorio merita di essere esplorato anche nella sua tradizione manifatturiero-artigianale: eccellenza incontrastata della zona è la ceramica di Santo Stefano di Camastra, prodotta sin dal XVII secolo, conosciuta ed esportata in tutto il Mediterraneo. Mattonelle dalle decorazioni gialle, blu cobalto, verdi e rosse sono ancora visibili in tutto il paese, incastonate nei fregi dei palazzi. Sono prodotte ancora nelle botteghe ceramiche della città.
Gastronomia
Il pistacchio di Bronte: Talmente prezioso da essere stato ribattezzato l’oro verde. Il pistacchio di Bronte fa capolino in moltissimi piatti tradizionali di tutta l’Isola, e ad oggi si è guadagnato una fama di prim’ordine in tutto il mondo. Il pistacchio di Bronte, ha caratteristiche differenti dai comuni pistacchi del Medio Oriente, sua terra d’origine, e oggi è diventato Presidio Slow Food.
Il suino neo dei Nebordi: Il Nero è un maiale di taglia piccola e mantello scuro, molto simile al cinghiale, che vive nei boschi dei Nebrodi ed è allevato allo stato semibrado in ampie zone adibite a pascolo. I prodotti realizzati a partire dalla carne di suino nero allevato brado esprimono un’intensità aromatica nettamente superiore e possiedono una maggiore attitudine alle lunghe stagionature. Naturalmente la carne di suino nero – nei suoi vari tagli – può anche essere consumata fresca. Anche il suino nero dei Nebrodi è Presidio Slow Food.
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