C’è una valle, fra le Dolomiti del Trentino, dove l’arte di proporre prodotti genuini e stili di vita eco-sostenibili ha radici lontane. È la Val di Fiemme, un’oasi spontanea di vivibilità e benessere. Qui, per sposare scelte green, è bastato aprirsi ai ricordi materni, spolverare un quaderno di ricette e attingere a quei valori che hanno sempre accompagnato le giornate della silenziosa e laboriosa popolazione di montagna. In questa terra rifugisti, ristoratori, albergatori, artigiani e produttori hanno dato vita a un’accoglienza a favore della tradizione, della salute e della sostenibilità.
In inverno, poi, mangiare in rifugio è un appuntamento irrinunciabile “dell’esperienza bianca”, un vero rito! All’entrata il profumo avvolgente del legno, la vista di piatti fumanti e succulenti, la sfilata di dolci dai sapori armoniosi, invitano a studiare i menù che spaziano da pietanze simbolo della tradizione trentina a realizzazioni più raffinate e intriganti. Spesso la cucina tipica sorprende per proposte creative che danno spazio alla fantasia degli Chef, sempre attenti a combinare gli ingredienti di qualità con nuovi stimoli.
In Val di Fiemme lo sciatore si nutre di neve, panorami meravigliosi, sapori sani e autentici che fanno bene al corpo, al cuore e all’anima.
Il passaporto del gusto di Fiemme
Questa novità invita a un viaggio nel viaggio, perché i sapori buoni… devono circolare. In Val di Fiemme, infatti, ogni locale di ristorazione e laboratori di pasticceria esprimono una loro identità privilegiando i prodotti del territorio. Per scoprirli basta sfogliare il Passaporto del Gusto. Nelle pagine finali si collezionano i timbri raccolti in ogni locale visitato. Il rituale trasforma ogni ospite in un collezionista di sapori.
Pg visitfiemme.it – foto G. Panozzo
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